L’e-mail del cuore

L’incontro con il principe azzurro non è più un’esclusiva delle favole: anche nella realtà – sebbene virtuale – è ormai possibile. Basta andare a vedere il film “C’è posta per te” di Ephron, che a detta di Joseph Walther, sociologo e professore al Rensselaer Polytechnic Institute di New York, è estremamente veritiero. Il suo ultimo studio, sulle modalità comunicative e relazionali mediate da Internet, certifica – statistiche alla mano – che non si tratta di una pura invenzione cinematografica. Il 72% delle donne e il 52% degli uomini, in America, si avvalgono infatti della posta elettronica o della chat-line come strumento per un primo approccio relazionale. E in circa il 33% dei casi si arriva a un incontro vis à vis. Al riparo dalle inevitabili forze inibitorie della timidezza, il rapporto mediato consente infatti di prendere la giusta distanza dall’altro, rivedere e selezionare quanto si è scritto, memorizzare i messaggi migliori, cosicché il rischio di sbagliare approccio e di arrossire per l’emozione diminuisce. “La magia delle relazioni online – spiega Walther – risiede nel fatto che siamo liberi di vedere ciò che vogliamo, creando una sorta di alone virtuale attorno al nostro partner, evitando di chiedere o sapere ciò che non ci risulta gradito”. (f.g.)

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