LO sviluppo massiccio delle tecnologie e le sempre maggiori conoscenze della biologia delle malattie permettono di tracciare un identikit sempre più preciso delle patologie che affliggono ogni singola persona. Si parla di medicina di precisione, infatti, proprio perché l’obiettivo è quello di ritagliare non solo le cure, ma anche la prevenzione, sulle caratteristiche del singolo o quanto meno delle sue caratteristiche principali. Di questo nuovo modo di procedere della clinica si fa un gran parlare ormai, ma siamo sicuri che tutti i cittadini hanno o avranno modo di accedere a questa opportunità? Non basta infatti solo la ricerca o la clinica a garantire la salute, è necessario che anche i sistemi di sanità – pubblica e privata – si muovano lungo binari condivisi. “Regions4PerMed: Interregional coordination for a fast and deep uptake of personalised health” è un progetto finanziato dall’Unione Europea che parte proprio da questa esigenza, ponendosi come obiettivo quello di elaborare delle linee guida di respiro europeo per l’implementazione delle possibilità offerte dalla medicina personalizzata. Presentato nell’ambito del 2° Congresso Internazionale della European Alliance for Personalised Medicine (EAPM), il progetto è coordinato dalla Fondazione Toscana Life Sciences e vede la partecipazione della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica della Regione Lombardia. Dall’Europa arriveranno 1,7 milioni di euro per un percorso quadriennale che ha l’obiettivo di coinvolgere fino a 180 diverse regioni e oltre 1.000 stakeholder.