E’ il traffico illecito di materiale radioattivo il settore in cui l’ecomafia sta puntando per aumentare il proprio volume di affari. Secondo un rapporto stilato a Novembre da Legambiente e dal Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri ogni anno 5000 tonnellate di metalli radioattivi provenienti da paesi dell’Est europeo e dalle Repubbliche dell’ex-Unione Sovietica oltrepassano in maniera illegale le frontiere italiane, e sfuggono pericolosamente a ogni controllo. Buona parte del materiale viene poi rivenduto sottocosto alle fonderie presenti nel Nord Italia. Ma non di soli metalli si occupano gli ecomafiosi. Il traffico riguarda anche: rifiuti di centrali nucleari, composti radioattivi utilizzati in medicina, parti di impianti industriali contaminati. Tra il 1996 e il 1998 ai tre maggiori confini del Nord della penisola sono state intercettate e sequestrate più di 15000 tonnellate di materiale radioattivo, ma Legambiente dichiara che questa sembra essere solo la punta di un iceberg. (g.s.)