L’effetto protettivo della pillola

Anche i contraccettivi orali attualmente in commercio (a basso dosaggio ormonale) sono efficaci contro il cancro alle ovaie. Esattamente come quelli di qualche decennio fa, che “bombardavano” l’organismo femminile con dosi di ormoni molto più elevate. È il risultato di una ricerca condotta alla University of Pittsburgh Graduate School of Public Health (Gsph). “Il nostro studio dimostra che le donne che assumono, o hanno assunto, le pillole di ultima generazione godono di una riduzione del 40 per centro nel rischio di contrazione del tumore alle ovaie. Esattamente come accadeva per le pillole ad alto dosaggio di vecchia generazione”, afferma Roberta Ness, professore associato di epidemiologia alla Gsph. La protezione inizia al momento dell’assunzione della pillola e continua per 30 anni dopo l’interruzione della terapia. Nonostante la progressiva riduzione nel dosaggio ormonale non diminuisca l’efficacia contraccettiva della pillola, i ricercatori temevano che queste pillole “leggere” non fossero in grado di sopprimere significativamente il livello di gonadotropina, una sostanza implicata nell’insorgenza del tumore alle ovaie. Timore infondato, stando ai risultati di questo studio, che ha coinvolto più di 2000 donne di diverse età. Ulteriori ricerche saranno comunque necessarie per valutare tutti gli effetti dei contraccettivi orali e per fare un bilancio tra la protezione contro il cancro alle ovaie e il rischio di trombosi e di tumore della mammella, entrambi apparentemente collegati all’assunzione di questi farmaci. (f.n.)

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