Che il governo italiano accettasse senza battere ciglio la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo riguardo la Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) era poco probabile. Stando alle ultime voci di questa mattina, in effetti, il ministro Renato Balduzzi sarebbe orientato verso il ricorso.
La legge 40 è un tema è caldo e la decisione di ieri ha fatto riesplodere il dibattito. Questa volta a finire sotto i riflettori è la questione della diagnosi preimpianto. Per i giudici di Strasburgo la nostra normativa è incoerente: “La Corte sottolinea l’incongruenza della legge italiana, che nega alla coppia (fertile ma portatrice sana di fibrosi cistica, nda.) l’accesso alla diagnosi preimpianto, autorizzando poi l’aborto terapeutico (legge 194, nda) nel caso in cui il feto sia affetto da quella stessa malattia”, si legge nel comunicato . E, soprattutto, viola gli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, quelli che sanciscono il diritto al rispetto della vita privata e familiare e il divieto di fare discriminazioni (tra coppie infertili e fertili).
La sentenza colpisce di fatto un punto debole della legge, ma è di primo grado e riguarda la sola coppia che ha sollevato il caso alla Corte europea, non tutte le coppie italiane nella medesima situazione. E, a quanto pare, il governo ha già individuato delle lacune – come il fatto che in realtà la legge 194 chiami in causa la salute psicofisica della donna, non quella del feto. È dunque molto probabile che lo Stato chieda l’intervento della Grande Camera. Il tribunale di solito impiega circa un anno a emettere il suo verdetto. Non resta che attendere.
Per fare un po’ di chiarezza, ecco un vademecum su ciò che è oggi concesso e ciò che è ancora vietato dalla legge 40.
Chi può eseguire la Pma?
La legge 40 stabilisce che soltanto le coppie eterosessuali parzialmente infertili, sposate o conviventi, possono avere accesso a queste cure e, di conseguenza, alle tecnologie che ne sono proprie.
Chi può eseguire la diagnosi preimpianto?
Questo trattamento non è vietato dalla Legge 40 (lo è stato, per un breve periodo, dalle linee guida) ma, rientrando nelle tecniche della Pma, è strettamente riservato alle coppie infertili. Le coppie fertili, anche se portatrici di malattie genetiche, sono dunque escluse. L’unica eccezione è rappresentata dai casi in cui l’uomo sia affetto da una malattia sessualmente trasmissibile; per le altre, sono consentite solo le indagini prenatali (prelievo dei villi coriali, ecografia, amniocentesi).
È possibile eseguire la fecondazione eterologa?
No, è uno dei pochi divieti della Legge 40 ancora in piedi. Ovuli e spermatozoi devono provenire dalla coppia.
È possibile crioconservare gli embrioni prodotti e non impiantati?
Sì, anzi si deve. Si tratta di una deroga alla Legge 40 introdotta dalla sentenza 151/2009 della Corte Costituzionale.
La Consulta non si è espressa direttamente sull’argomento; ha previsto, però, che gli embrioni prodotti non debbano essere tutti obbligatoriamente trasferiti nel caso in cui vi sia pericolo per la salute della donna, e l’unica alternativa ammessa è la crioconservazione.
Quanti ovociti si possono fecondare per ogni trattamento?
Quanti il medico ritenga necessario, in base alle linee guida delle società scientifiche italiane e alle condizioni di salute della donna. Dal 2009 non esiste più il limite dei tre embrioni, come non esiste l’obbligo di trasferire tutti quelli prodotti.
È possibile donare alla ricerca scientifica egli embrioni non idonei per una gravidanza?
No.
Salve, per chi ha delle malattie importanti è un problema, ma io e mio marito non abbiama malattie gravi, dal 2007 siamo sposati, e da anni cerchiamo un figlio, e non arriva, abb. fatto di tutto ma niente, e a dire la verita non siamo stati aiutati adeguamente, son venuta a sapere io tramitte internet, quali esami e controlli bisogna effetuare prima di arrivare a fare una pma, e confesso che siamo molto delusi per come sono andate le cose. ma dico io, c’e , essiste qualche anima buona, che abbia un cuore e ci possa aiutare gratuitamente? per poter avere un bimbo? io sono una casalinga, mio marito lavora in fabbrica, abb. il mutuo altre spese, e non abb. piu’ soldi. abb. 36 anni il tempo passa, xchè io ho determinate problematiche di salute, e poi è troppo tardi. Signore Dio, un’anima buona potra venirci incontro? visto che L’Italia è un paese cattolico. noi siamo dalla Romania, ma siamo stabititi qua da anni, spoasti anche qui. ,,Grazie,,.