L’energia si impara (video)giocando

La passione per l’ambiente vien giocando. Dal mese di maggio gli studenti di alcune scuole italiane potranno apprendere le tematiche del risparmio energetico e delle energie rinnovabili in un modo tutto nuovo. Non servono libri, banchi o lavagne, basta un computer per giocare con “Enerman, l’Energy Manager”: il protagonista dell’omonimo videogioco didattico-ambientale realizzato dall’Associazione RuotePerAria – Ambiente e Territorio – Onlus con il sostegno del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il patrocinio dell’Unesco nell’ambito del decennio dell’Educazione allo Sviluppo sostenibile 2004-20015. Il kit didattico sarà spedito a titolo gratuito a un campione di scuole del nord (Milano, Trieste, Verona), del centro (Firenze, Terni, Ancona, Roma) e del sud (Lecce, Cosenza, Palermo) per essere sperimentato nelle classi di terza media.

Ecco di cosa si tratta. Muovendosi in una vera e propria scuola virtuale, con tanto di aule, palestra, cortile e corridoi, lo studente-giocatore veste i panni di Enerman e deve mettere in pratica una serie di provvedimenti virtuali al fine di abbattere le emissioni di C02 dell’istituto. In corrispondenza di alcuni punti sensibili presenti nell’ambientazione di gioco, l’Ecomanager deve risolvere una serie di quesiti a risposta multipla relativi alle questioni energetiche più attuali, scegliendo la soluzione migliore tra quelle disponibili e facendo i conti anche con il budget e il tempo a disposizione. Il giocatore, per esempio, si troverà a dover cambiare una lampadina e a scegliere quella che consuma di meno, ad attuare gli interventi strutturali più utili a limitare il consumo di acqua e la dispersione di calore, oppure a decidere come smaltire i rifiuti. Ad aiutare i ragazzi nell’impresa della sostenibilità c’è il “Consulente”, figura al quale rivolgersi per ottenere dei consigli, e il “Glossario”, che contiene la spiegazione dei termini tecnici presenti nel gioco.

Gli studenti hanno così la possibilità di conoscere i comportamenti quotidiani che permettono di ridurre gli sprechi e l’inquinamento ma anche di rafforzare, attraverso le spiegazioni fornite nelle risposte alle domande, le nozioni scientifiche apprese durante l’anno scolastico sulle tematiche ambientali, con uno sguardo anche alle fonti di energia rinnovabile. Nel terzo e ultimo livello di gioco, infatti, lo studente può agire come un vero e proprio ‘tecnico’ decidendo la posizione migliore in cui installare gli impianti di energia alternativa a disposizione (solare, eolico e termico) al fine di ricavare il massimo dell’energia e garantire un futuro verde alla sua scuola.

“Questo strumento interattivo intende offrire ai docenti un supporto didattico innovativo in tema di educazione ambientale e al tempo stesso accrescere nei giovani il senso civico nei confronti dell’ambiente”, ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. “Perché il futuro del Pianeta passa proprio attraverso un percorso formativo che sia in grado di educare le nuove generazioni alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio ambientale”.

Al termine della sperimentazione sarà condotta tra gli insegnanti un’indagine con questionario per testare la validità del videogioco e la sua efficacia in termini didattici. (r.p.)

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