Quando si tratta di sesso, i preliminari possono essere molto importanti anche per un insetto come la Nasonia, una vespa parassitoide (parassita con tratti che la avvicinano alla predazione) che comprende tre specie diverse.
Come mostrano le immagini, il maschio dà il via al corteggiamento salendo sulla schiena della femmina e strofinando il proprio apparato buccale sulle antenne della partner. Nel contatto, vengono rilasciati ferormoni, sostanze chimiche che stimolano la ricettività della compagna. Quando è pronta, la femmina abbassa le antenne e dilata l’addome. Il maschio allora arretra e inizia l’accoppiamento. Ma, arcora più curioso, è il “dopo”. Il maschio, infatti, torna a fare petting: questa volta, però, quando la femmina segnala nuovamente la ricettività, abbandona il campo. Questo singolare comportamento avrebbe lo scopo di impedire che la femmina si accoppi con un altro maschio.
Pratiche sessuali a parte, della Nasonia si conoscono oggi molti “segreti”. Un consorzio di ricerca guidato da J.H. Werren dell’Università di Rochester (Usa) ha infatti pubblicato su Science il genoma di tre specie di questa vespa considerata la cavia di laboratorio degli imenotteri (un particolare ordine di insetti che include, appunto, le vespe). La Nasonia e i suoi parenti parassiti pungono e depositano le uova in molti altre specie, comprese alcune dannose per l’agricoltura. Conoscere il suo genoma può quindi aprire la strada a un nuovo tipo di controllo di queste specie. Senza contare che la Nasonia costituisce ora un importantissimo modello nella genetica, che potrebbe prendere il posto della cara vecchia Drosophila, probabilmente il più famoso moscerino del mondo.
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