Aria pulita e diritti Lgbtq+, tutto in un murales

Tra il vociare del mercato rionale di Via Corinto e il silenzio inusuale del liceo “Giuseppe Armellini”, sospeso nel tempo della pandemia, a Roma ha preso forma Outside in, un grande murales realizzato con vernici “mangia smog” dalla street artist olandese Judith de Leeuw (alias JDL). Un progetto green, etico e inclusivo portato avanti dall’associazione Yourban 2030 e dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli con il supporto dell’Ambasciata Olandese in Italia.

Inaugurato il 19 novembre scorso, a 99 anni dal Primo congresso per la riforma sessuale organizzato nel 1921 da Magnus Hirschfeld, il murales è un omaggio a La Karl Du Pigné, drag queen, attivista della lotta contro le discriminazioni sessuali e oggi simbolo del movimento Lgbtq+.

Un murales di accoglienza

Sulla grande parete un tempo spoglia e anonima dell’istituto scolastico romano, ora giganteggiano due figure umane. Un donna, in primo piano, di spalle, e, speculare a lei, un uomo. Entrambi avviluppati in un drappo bianco, si riflettono l’una nell’altro, e guardano nella stessa direzione, a un futuro possibile, in cui ciascuno possa liberamente essere ciò che è o che vorrebbe essere. “Un incontro d’amore, un moto di accoglienza universale”, lo definisce la street artist olandese JDL, che ha impresso su 250mq di muro il suo inconfondibile segno rigorosamente in bianco e nero.

Più diritti, meno smog

Outside in proietta i passanti in un mondo possibile e necessario di riconoscimento dei diritti delle persone Lgbtq+, il diritto a esistere e, quindi, ad amare, a poter, per esempio, formare una famiglia. Ma è anche qualcosa di molto pratico e di utilità immediata, per quanto limitata: il murales di 250mq è realizzato con una vernice che, esposta alla luce naturale o artificiale, neutralizza le sostanze inquinanti presenti nell’aria trasformandole in una patina invisibile, che sarebbe anche in grado di ridurre la quantità di calore assorbita dalla superficie su cui è stesa.