È un parente speciale e il suo arrivo in famiglia, annunciato neanche due anni fa, era stato salutato come uno dei più grandi eventi del secolo nel campo dell’antropologia. Homo naledi, in effetti, ha da subito catalizzato l’attenzione degli antropologi da tutto il mondo, per quel misto di caratteristiche primitive e moderne che lo rendono unico. Ma prima ancora per l’enorme quantità di resti rinvenuti. Resti che sono ancora di più di quel che si credeva. Sulle pagine di eLife, infatti, oggi arrivano una serie di paper che annunciano il ritrovamento di altri fossili di Homo naledi – tra cui un cranio praticamente completo – in una camera (quella di Lesedi) diversa da quella che ha ribattezzato la specie (Dinaledi Chamber), sempre all’interno del labirintico sistema di grotte di Rising Star, presso la Culla dell’Umanità (Cradle of Humankind), in Sudafrica. Già questa di per sé è una notizia: rinvenire una grande quantità di resti fossili di ominidi non è un fatto comune.
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Mai così tanti casi di leptospirosi in un anno dal 2001: a contribuire all’aumento delle…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più