Tanti libri da leggere, una marcia in più nella vita

Avere a disposizione tanti libri da leggere quando si è piccoli significa avere una marcia in più nella vita. Più sono i libri, meglio è. Ma c’è un numero soglia oltre il quale l’aggiunta di nuovi volumi sullo scaffale domestico non apporterebbe  significativi miglioramenti nelle abilità cognitive e nel raggiungimento di obiettivi formativi e professionaliQuesto numero è: 350, e a stabilirlo è uno studio pubblicato su Social Science Research da ricercatori dell’Università Nazionale Australiana di Canberra e dell’Università del Nevada, negli Stati Uniti.

I dati Ocse

I ricercatori sono partiti dai dati raccolti in 31 paesi dal Programma per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti. Una ricerca che ha coinvolto 160mila adulti, tra i 25 e i 65, ai quali è stato chiesto di stimare il numero di libri (o meglio di scaffali, equivalenti a circa 40 volumi) presenti nelle loro abitazioni quando avevano 16 anni e di autovalutare il proprio livello di alfabetizzazione,  abilità di calcolo e competenze professionali specifiche legate alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (media online, social media, digital marketing ed altro).

In generale, è risultata una media di circa 115 libri per famiglia, anche se il numero varia molto a seconda del paese: le famiglie con le biblioteche più ricche sono Estonia (in media 218 testi), in Norvegia (212) e Svezia (210) mentre in Italia la media è di 75 libri. I valori più bassi sono quelli di Cile, Singapore (in media 52 tomi) e Turchia (27).

Più libri da leggere, più abilità

In tutti i casi, osservano i ricercatori, il numero di libri da leggere o comunque a disposizione in casa, nella propria libreria o in quella dei genitori,  corrisponde alla maggiore o minore capacità di lettura e scrittura dichiarata dagli intervistati. Ma anche alla loro facilità nei calcoli e nella soluzione di problemi collegati alle tecnologie. Non solo, crescere circondati dai libri offrirebbe vantaggi misurabili sul piano personale, occupazionale e sociale. Vantaggi che aumentano in ragione del numero di volumi sugli scaffali – con un incremento maggiore nella fascia più bassa, passando da pochissimi volumi a numeri più consistenti – fino a un valore soglia di 350 volumi. Oltre il quale, i vantaggi si stabilizzano: avere tanti libri da leggere in più non incrementa ulteriormente le abilità considerate, anche se può indicare una predisposizione alla lettura e una cultura più ampia.

Tuttavia, osservano gli autori dello studio, anche avere a disposizione una biblioteca di oltre 350 volumi è un vantaggio, perché leggere contribuisce alla formazione di gusti, opinioni, conoscenze e capacità di ragionamento. Accanto all’educazione familiare e a quella scolastica, stimolare i bambini e i ragazzi alla lettura, anche arricchendo l’offerta di libri in casa, è un’ottima cosa sia per estendere le competenze culturali dei propri figli sia per aiutarli in una futura realizzazione professionale. L’erudizione e la cultura sono importanti anche in una società che richiede sempre più spesso competenze applicative.

 

https://www.galileonet.it/2017/04/leggete-tanto-ma-bene-ai-vostri-bambini/

Viola Rita

Giornalista scientifica. Dopo la maturità classica e la laurea in Fisica, dal 2012 si occupa con grande interesse e a tempo pieno di divulgazione e comunicazione scientifica. A Galileo dal 2017, collabora con La Repubblica.it e Mente&Cervello. Nel 2012 ha vinto il premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”.

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