Linee guida per descrivere i trial

Nuove linee guida per migliorare la chiarezza dei paper relativi ai trial clinici. Sono quelle contenute nel Consort 2010 (Consolidated Standards of Reporting Trials), documento redatto la prima volta nel 1996 e apparso oggi in versione aggiornata sul British Medical Journal (Bmj) e su altri importanti riviste di settore. L’obiettivo della guida è aiutare gli autori degli studi a fornire informazioni chiare e complete sugli esperimenti condotti.

I trial randomizzati controllati, quando ben condotti e ben descritti, rappresentano il gold standard per coloro che devono intervenire sulle più importanti questioni nel campo della salute. Per valutare correttamente un trial, i lettori hanno bisogno di informazioni chiare e complete sulle metodologie utilizzate e sulle scoperte fatte. Molto spesso, però, questo non avviene perché gli autori si rifiutano di fornire descrizioni complete degli esperimenti.

Per ovviare al problema nel 1996 fu redatto il Consort, revisionato poi nel 2001; tuttavia gli articoli sugli studi clinici sono ancora oggi inadeguati. Lo dimostra l’analisi degli studi condotti tra il 2000 e il 2006 e indicizzati su PubMed, ora pubblicata sul Bmj per accompagnare le raccomandazioni del Consort. Secondo questa analisi, la qualità dei report sui trial è migliorata dopo la pubblicazione del Consort del 2001 ma resta comunque al di sotto dei livelli ritenuti “accettabili”. Ecco dunque spiegata l’esigenza di nuove indicazioni.

Con questa nuova revisione, Kenneth Schulz e colleghi del Consort group hanno arricchito le linee guida, in tutto 25, con nuove evidenze metodologiche e con le esperienze accumulate negli anni, fornendo suggerimenti su come devono essere riportati i trial. Questo aggiornamento permetterà agli autori di scrivere resoconti completi ed efficaci e agli editori a revisionare i lavori per la pubblicazione secondo determinati  standard. Nel documento si trovano anche le indicazioni per facilitare le valutazioni dei decision maker rispetto all’attendibilità degli studi descritti.

A oggi il Consort 2010 ha ricevuto il supporto di oltre 400 riviste e di tre gruppi editoriali ma, secondo i ricercatori, un maggior numero di riviste scientifiche dovrebbe appoggiarlo e assicurarsi che gli autori degli articoli e chi svolge le peer review seguano le linee guida in esso indicate. “Nel futuro rivisiteremo la guida prendendo in considerazione commenti, critiche, esperienze e nuove evidenze”, hanno concluso gli autori: “per questo anche i lettori possono fare la loro parte riportando giudizi e raccomandazioni sul sito www.consort-statement.org”. (r.p.)

Riferimenti: Bmj doi:10.1136/bmj.c332
doi:10.1136/bmj.c723
doi:10.1136/bmj.c1432

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