In Italia, più di 3 milioni di persone convivono con il diabete, e si stima che 1,3 milioni debbano ricorrere alle iniezioni quotidiane di insulina basale per tenere sotto controllo la glicemia. La buona notizia è che questi pazienti d’ora in poi potranno avere accesso alla cosiddetta insulina settimanale, ossia a un farmaco che consente di passare da sette a una sola iniezione per settimana. Un vantaggio enorme sotto molti punti di vista, in primis quello della qualità di vita dei pazienti. A un anno circa dall’autorizzazione di Ema (European Medicines Agency), l’Italia è il primo paese in Europa a rendere disponibile e rimborsabile l’insulina settimanale.
Cos’è l’insulina settimanale
L’insulina è un ormone peptidico, ossia una proteina di piccole dimensioni, prodotta dal pancreas e che svolge la funzione di regolare i livelli di glucosio nel sangue. In particolare, l’insulina favorisce l’ingresso del glucosio all’intento delle cellule, che possono così utilizzarlo come fonte di energia.
Nei pazienti diabetici la quantità o la funzionalità di questo ormone sono alterate e il glucosio tende ad accumularsi nel torrente ematico, con una lunghissima serie di effetti dannosi anche molto gravi. Ecco perché questi pazienti devono ricorrere all’uso di farmaci per controllare la glicemia.
Ora, l’insulina settimanale è un analogo dell’insulina umana pensato per avere una durata d’azione più lunga. Si tratta di un farmaco messo a punto dall’azienda farmaceutica Novo Nordisk, progettato per essere somministrato con un’iniezione sottocutanea utilizzando una penna preriempita. I risultati di diversi studi effettuati su pazienti diabetici avevano dimostrato un’efficacia paragonabile a quella delle iniezioni quotidiane di insulina.
Vantaggi per i pazienti
I vantaggi per i pazienti sono chiaramente enormi. Passare da una iniezione al giorno a una per settimana significa infatti migliorare la qualità di vita di chi deve convivere col diabete, e anche favorire l’aderenza alla terapia. Che a sua volta risulterà in una migliore gestione della patologia. “Come rappresentante delle persone con diabete, esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto”, ha commentato Manuela Bertaggia, presidente dell’Associazione Italiana Diabetici (Fand), intervenuta a Roma nel corso dell’evento ‘Diabete, disponibile in Italia la prima insulina settimanale al mondo’, promosso da Novo Nordisk con il patrocinio dell’Ambasciata di Danimarca in Italia. “Un numero minore di iniezioni da fare, con il passaggio da 7 iniezioni di insulina basale a solo una a settimana – prosegue Bertaggia –, significa migliorare l’aderenza alla terapia e la qualità di vita della persona con diabete, rendere più agevole la gestione della quotidianità, evitando gli errori dovuti alla routine quotidiana. Tutto questo riduce il carico mentale che una malattia cronica comporta. Non solo: facilita il compito del diabetologo nel momento in cui il paziente necessita di un cambio di terapia. Chi passa dalla pillola all’iniezione di insulina ha, spesso, una reazione negativa e di rifiuto e questo fa sì che probabilmente sarà un paziente poco aderente. Sono convinta che l’insulina settimanale renderà la persona con diabete di tipo 2 più aderente e quindi più tutelata dalle complicanze, dalla necessità di visite ulteriori rispetto alle abituali visite di controllo, e da conseguenti ricoveri”.
Vantaggi anche per l’ambiente
Inoltre, secondo quanto si legge nel report realizzato dal gruppo di ricerca di Altems Advisory, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e pubblicato sull’Italian Journal of Public Health, l’approvazione dell’insulina settimanale per il trattamento dei pazienti diabetici potrebbe portare anche a una riduzione delle emissioni di CO2 legate all’utilizzo (e quindi alla produzione, al trasporto e allo smaltimento) degli aghi per la somministrazione dell’insulina. Secondo le stime riportate nello studio, si tratterebbe di una diminuzione pari a più di 800 chilogrammi di anidride carbonica in cinque anni. L’equivalente di oltre 400 auto a benzina che circolano per un anno intero.
Via Wired.it
Crediti immagine: isens usa / Unsplash
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