L’invasione delle cicale

Milioni di cicale stanno per invadere la regioni dell’est degli Stati Uniti. L’ultima apparizione risale al 1987, ossia ben 17 anni fa. Per tutto questo tempo, le cicale hanno vissuto nel sottosuolo, completando il loro ciclo di vita che, a seconda delle regioni, varia tra i tredici e i diciassette anni. Adesso, per poter nuovamente riprodursi, sono costrette a comparire alla luce del sole. Così ci sarà, il cosiddetto Brood X, una sorta di raduno di miliardi di cicale che avviene appunto una volta ogni 17 anni e in cui gli insetti avranno una delle rare possibilità nella loro vita per accoppiarsi. In molte aree si potrebbero registrare più di 300 insetti per metro quadrato di terra. Le cicale non hanno dei particolari effetti contro l’essere umano, ma, sicuramente, una simile massa recherà disagi a molti cittadini. Saranno contenti, invece, i ricercatori che studiano questi animali. “Proprio per il lungo ciclo di vita nel sottosuolo”, ha dichiarato Mike Claridge del Britain Royal Entomological Society, “è praticamente impossibile riprodurre le cicale in laboratorio. Queste, dunque, sono occasioni molto importanti per studiarne il comportamento”. Felice sarà anche l’entomologo Mike Raupp, capo di un gruppo alla University of Maryland, che si appresta a vivere uno dei momenti più esaltanti per lo studio di questi insetti. Raupp e i suoi studenti sono da giorni al lavoro per rassicurare le persone impaurite dall’avvenimento, rispondendo alle chiamate telefoniche e tentando il più possibile di fornire informazioni utili a comprendere quanto questi insetti siano inoffensivi. Dopo 17 anni le cicale emergeranno dai buchi del terreno dove sono cresciute sin dal 1987, si accoppieranno se non cadranno preda di uccelli e scoiattoli, e moriranno poco dopo aver partorito le uova, seguendo questo particolare ciclo di vita che le contraddistingue. (a.l. e m.zi.)

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