L’Istituto dei Tumori di Milano contro i danni da fumo passivo

(Istituto dei Tumori di Milano) – Il World No Tobacco Day è l’occasione per spiegare ai 300 giovani presenti nell’Aula Magna dell’Istituto dei Tumori quali sono i danni da fumo, attraverso immagini e racconti dei testimonial. “L’Istituto dei Tumori è da sempre in prima linea nella lotta contro il fumo – interviene Enzo Lucchini, Presidente INT. “I nostri obiettivi infatti sono la ricerca, la cura, ma anche la promozione di interventi di prevenzione sulla cittadinanza. Riteniamo inoltre che sia importante focalizzare l’attenzione sugli adolescenti e informarli sui rischi per la salute associati al consumo di tabacco. I giovani sanno fare “squadra” e proprio per questo sono loro i migliori divulgatori di messaggi di prevenzione tra coetanei”.

In base ai dati di un’indagine Doxa del 2016, in Italia fuma il 22% della popolazione over 14 e oltre 7 su dieci consumano più di 10 sigarette al giorno. “Questo incontro è anche l’occasione per rendere coscienti i giovani sui danni da fumo passivo – interviene Luigi Cajazzo, Direttore Generale INT – molte volte non si fa attenzione a questo aspetto, che invece è assai importante. Per questo, smettere di fumare rappresenta un atto di rispetto verso se stessi, ma anche nei confronti della salute di chi non fuma, bambini in primo luogo”.

Il fumo in Stazione, il nuovo allarme

La smania di accendere la sigaretta appena si scende dal treno ha un costo decisamente alto per quanto riguarda la salute dei polmoni di chi non fuma, ma si ritrova nei dintorni. Le rilevazioni sono state eseguite dal team di ricercatori della Tobacco Control Unit dell’Istituto Nazionale dei Tumori in Stazione Centrale a Milano, con risultati che parlano da sé: la concentrazione di black carbon, indice di presenza nel PM 2,5 di IPA, idrocarburi policiclici aromatici, è otto volte superiore nelle zone all’interno dov’è permesso fumare, rispetto a quanto è presente nelle aree esterne alla stazione. Gli IPA, è bene ricordarlo, sono stati classificati già da qualche anno come cancerogeni certi per l’uomo.

“Sono state valutate le emissioni generate direttamente dai fumatori all’altezza dei binari e in generale nei punti dov’è permesso fumare”, sottolinea Roberto Boffi, pneumologo e coordinatore della Tobacco Control Unit dell’INT. “La rilevazione è stata effettuata utilizzando un apparecchiatura particolare, in grado per l’appunto di registrare il black carbon, un tracciante all’interno del particolato più fine. Questo risultato contribuisce a demolire la falsa concezione che fumare all’aperto faccia meno male. Nella realtà, invece, non è così come ci hanno già dimostrato gli esperimenti condotti gli scorsi anni in altre aree cittadine e non. In più, non dimentichiamoci che le sostanze tossiche e cancerogene della sigaretta si concentrano nell’aria e vengono respirate anche da chi non fuma”.

Fumare fa male a se stessi e agli altri, causa numerose malattie anche invalidanti come le patologie respiratorie croniche e rende più pericolose e meno curabili le altre malattie. “I giovani cominciano a fumare e poi è difficile smettere – dice Giovanni Apolone, Direttore scientifico INT – lo dimostrano anche i numeri. Negli ultimi anni, oscilla tra il 62 e il 64% il dato relativo a chi non vuole rinunciare al fumo. All’INT vi sono molte attività e molti ricercatori impegnati in studi per migliorare le nostre “armi” contro il fumo. Ma molto dipende anche dall’individuo, dalla forza di smettere e dalla volontà di non cominciare e di rimanere fuori dal gruppo”.

Controlli smart per la salute dei polmoni

Tutti e non solo i forti fumatori, dovrebbero tenere sotto controllo la salute dei polmoni. “Insieme a Federfarma abbiamo dato il via alla campagna “Spegnila e respira” – interviene Boffi – siamo già al secondo anno e il numero di farmacie che vi hanno aderito sono passate da otto a 28. In pratica, vengono eseguiti la spirometria e l’analisi della concentrazione di monossido di carbonio esalato: in base ai risultati, si parla di rischio di malattia basso, medio e alto e se necessario, la persona viene indirizzata a controlli più dettagliati, da eseguire in Istituto”. L’iniziativa aumenta di conseguenza anche la schiera di chi segue una terapia per smettere di fumare. “Abbiamo progettato degli occhiali speciali per la realtà virtuale – interviene Christian Chiamulera, farmacologo dell’Università di Verona – Attraverso immagini che scorrono davanti agli occhi, la persona viene esposta a tutte quelle situazioni a rischio che aumentano la voglia di fumare e impara come gestirle. Al momento questa tecnica è ancora in fase sperimentale, ma se le prove in corso ne confermeranno gli aspetti positivi, potrà far parte del mix di interventi utilizzati per la disassuefazione da nicotina, come farmaci, terapie complementari, modifiche dello stile di vita”.

Vicini ai giovani

Sono molti anche i personaggi dello spettacolo che sono presenti all’annuale World No Tobacco Day all’Istituto dei Tumori e che attraverso la loro testimonianza sottolineano l’inutilità della sigaretta. Oltre a Riccardo Ferri, ex calciatore e ora allenatore, sono presenti Giovanni Floris e Paola Baruffi de La 7 con il loro video in esclusiva dedicato agli studenti, e Andrea Agresti de Le Iene che conduce la mattinata insieme a Nicoletta Carbone di Radio24. A chiusura della giornata, l’assegnazione del premio “Segnali (senza) Fumo 2017”, un contest di comunicazione visiva voluto dall’Associazione Lorenzo Perrone Onlus, in collaborazione con il Liceo Artistico Caravaggio di Milano e la Tobacco Control Unit dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. «Lo ripeteremo sicuramente anche l’anno prossimo, perché ha rappresentato un ulteriore modo per approcciarsi ai giovani e far passare i giusti messaggi – sottolinea Riccardo Perrone, fondatore e presidente dell’Associazione Lorenzo Perrone Onlus – Il contest è stato interpretato come un lavoro di gruppo da portare avanti in sinergia. Questa collaborazione attiva da parte della scuola ha fatto sì che i risultati siano stati molti, sia in termini di qualità delle opere, sia di partecipazione”.

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