L’Italia in prima linea nella lotta ai sarcomi

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Fra i tumori rari – che messi insieme rappresentano comunque il 20% di tutte le neoplasie -, i sarcomi sono i più diffusi. Fra tutti i centri di ricerca che si occupano di queste malattie, quelli italiani sono quelli che hanno accumulato una delle esperienze di più lunga durata. Un compito difficile quello di studiare i sarcomi perché i pazienti sono pochi – 3000 nuovi casi in Italia ogni anno – e perché in realtà si tratta di una famiglia di malattie molto diverse fra loro, che possono insorgere in tutti i distretti corporei con un comportamento variabile. E anche drammatico perché i sarcomi spesso colpiscono i giovani e lo fanno con aggressività. “Di fronte a questo scenario la risposta vincente è quella della collaborazione, per mettere insieme i dati dei pazienti e cercare di capire come trattare al meglio i malati”, spiega Alessandro Gronchi, responsabile della struttura di chirurgia dei sarcomi all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, uno dei centri più impegnati nello studio di questi tumori, che al congresso dell’American Society of Clinical Oncology ha presentato diversi studi.

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