L’ozono che fa male ai polmoni

Se l’ozono che si trova nell’atmosfera ci protegge dai raggi ultravioletti, quello prodotto dai tubi di scappamento delle nostre automobili e dalle industrie danneggia i polmoni e aumenta il rischio di morte per malattie respiratorie. Lo si sa da poco. Fino ad ora, infatti, la presenza dell’ozono era stata identificata “soltanto” come causa di attacchi d’asma e problemi respiratori. Lo scorso anno, però, un rapporto del National Research Council statunitense affermava che l’esposizione al gas può causare anche la morte, e chiedeva all’Epa (Environmental Protection Agency) di condurre ricerche più approfondite a riguardo.

Ed eccone una, pubblicata questa settimana sul New England Journal of Medicine. Micheal Jarrett e colleghi dell’Università della California di Berkeley hanno infatti reso noti i risultati del più grande studio a lungo termine sulla relazione tra esposizione a ozono “terrestre” e morte per malattie respiratorie.

I ricercatori hanno scelto 96 città statunitensi dove il livello dell’ozono, soprattutto durante l’estate e la primavera, è particolarmente alto, e hanno analizzato i dati su 448.000 cittadini raccolti in 18 anni (dal 1982 al 2000). Durante questo periodo, circa 49.000 persone sono decedute per malattie cardiache e quasi 10.000 per malattie respiratorie.

Incrociando le informazioni sulle cause di morte con quelle sulle concentrazioni di ozono delle città è risultato che maggiore è la concentrazione del gas e più alta è la mortalità per malattie respiratorie: per ogni incremento di 10 parti per milione del livello di ozono, il rischio di morte aumenta, in media, del 2,9 per cento (la concentrazione di ozono nelle città studiate va da un minimo di 33,3 a 104 parti per milione). Per fare un esempio, in una città come Riverside, in California, che presenta un alto livello del gas, le persone che muoiono per malattie respiratorie sono il triplo rispetto a San  Francisco, dove il livello è basso. Le malattie cardiache, invece, non sembrano correlate ai livelli di ozono. Secondo Jerrett, il gas favorirebbe un’infiammazione dell’apparato respiratorio, rendendo le persone più soggette a infezioni come la polmonite. (f.v.)

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