È stata decretata la parola fine sulle vicende giuridiche di Eluana Enlgaro. La donna, da 16 anni in coma irreversibile, potrà essere lasciata morire. Lo ha deciso oggi la Corte di Cassazione, dichiarando inammissibile il ricorso che era stato presentato contro la sentenza della Corte di Appello di Milano, che già lo scorso luglio aveva autorizzato la sospensione dei trattamenti medici. Il Tribunale non aveva titolo per fare ricorso.
Dopo anni di sentenze e ricorsi (vedi Galileo), a Eluana saranno interrotte l’alimentazione e l’idratazione artificiale. Sul caso erano intervenuti sia il Parlamento, sollevando il conflitto di attribuzione (vedi Galileo), sia la Regione Lombardia, negando la disponibilità a lasciare morire la donna nelle sue strutture. Ora sembra che Eluana possa terminare i suoi giorni in un centro di Udine.
Se da un punto di vista giudiziario si è scritta la parola fine, le discussioni politiche ed etiche sono appena cominciate. Intanto, sarà fatta la volontà di Eluana. (a.g.)
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