Una porzione di spazio lontana dalla Terra oltre 1.600 anni luce diventa un grande tavolo da biliardo dove le palle sono una stella nana rossa, una nana bianca e bue pianeti gassosi, gialli e blu. A scoprire il colorato sistema sono stati gli astronomi dell’Università di Warwick e dell’Università di Sheffield (Regno Unito), nel corso di una collaborazione con un team internazionale di ricercatori. Lo studio è stato pubblicato su Astronomy and Astrophysics.
Gli scienziati britannici si sono serviti di una particolare telecamera da loro stessi progettata, chiamata Ultracam. Hanno così individuato un sistema binario di stelle, formato da una nana bianca e una nana rossa, che hanno chiamato “NN Serpentis”. L’orbita del sistema di stelle si trova sullo stesso piano della Terra e questo ha permesso agli astronomi di osservare, esattamente ogni tre ore e sette minuti, la nana rossa eclissare quella bianca. Questi cambiamenti della luminosità del sistema binario, così precisi nel tempo, sono stati utilizzati dai ricercatori come una sorta di orologio per misurare la durata dell’orbita delle stelle intorno al proprio baricentro. Gli astronomi hanno però osservato che a volte questo orologio subiva dei piccoli cambiamenti, o irregolarità, causati dall’influenza gravitazionale delle masse di due pianeti giganti gassosi (o “gioviani”, come vengono chiamati in astronomia). I due pianeti che orbitano intorno al sistema avrebbero, rispetto a Giove, una massa più grande di 1,6 e 6 volte rispettivamente.
I due giganti gassosi, pur avendo masse diverse, potrebbero avere la stessa dimensione della nana rossa: abbiamo così il pallino bianco e tre palle colorate del biliardo. Anche la genesi del sistema potrebbe essere spiegata con le dinamiche del biliardo. Un’ipotesi è infatti, che un astro, intrufolandosi nell’orbita dell’altro, ne abbia “colpito” e allontanato il materiale stellare da cui si sarebbero poi originati i pianeti.
Riferimenti: Astronomy and Astrophysics DOI: 10.1051/0004-6361/201015472
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