Ma le cellule invecchiano con l’organismo?

Le cellule che invecchiano fanno invecchiare l’organismo? Quello che può sembrare un tautologico gioco di parole, è in realtà uno dei problemi più dibattuti della biologia. L’‘invecchiamento degli esseri viventi è generalmente caratterizzato da un graduale declino funzionale di tutti gli organi. PerPer la prima volta, alcuni ricercatori della Brown University hanno trovato le prove di un legame con la senescenza cellulare. In uno studio sui babbuini, pubblicato questa settimana su Science, hanno infatti mostrato che il numero di cellule anziane nella pelle dei primati aumenta significativamente col passare degli anni. Le cellule si dividono un certo numero di volte (da 60 a 90 negli esseri umani) prima di entrare nella fase che precede l’apoptosi, la morte programmata. Come segnale dell’invecchiamento gli scienziati hanno studiato i telemeri, la parte finale dei cromosomi che si accorcia a ogni divisione cellulare, grazie al prelievo di piccoli campioni di pelle dagli avambracci di 30 babbuini di età compresa tra i 5 e i 30 anni (l’equivalente umano dell’intervallo tra 15 e 90 anni). Analizzando le biopsie della pelle, hanno trovato che il numero di fibroblasti invecchiate, le cellule che originano il tessuto connettivo, aumenta esponenzialmente nei al crescere dell’età dei babbuini, raggiungendo livelli maggiori anche del 15 per cento nei primati più anziani. Non è ancora certo, tuttavia, che la senescenza cellulare contribuisca all’invecchiamento degli organismi. Resta ancora da capire se simili processi valgono anche per altri tessuti muscolari e per tutte le specie, in particolare per la nostra. (a.c.)

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