Manoscritti, una tecnica anti-degrado

    La tecnica per salvare gli antichi manoscritti dal degrado provocato dall’inchiostro consiste nel metterli a mollo. Non in acqua, ma in una soluzione organica ideata da Jana Kolar, ricercatrice della National and University Library di Lubiana (Slovenia) e coordinatrice del progetto europeo InkCore per la salvaguardia dei documenti antichi. Era noto da tempo che i composti dell’inchiostro, principalmente tannini e solfato di ferro, provocassero una forte corrosione della carta.

    Infatti, sono in grado di scatenare idrolisi acida e ossidazione, reazioni chimiche che portano a una progressiva depolimerizzazione della cellulosa, il materiale di cui è composta la carta. La studiosa ha analizzato un centinaio di manoscritti a raggi X non distruttivi e ha individuato che il principale responsabile della reazione di ossidazione è il rame, e non il ferro come erroneamente ritenuto.

    La scoperta ha permesso di realizzare una soluzione a base di bromuro di tetrabutilammonio (Tbab) in solvente organico (in cui cioè la carta non si scioglie) capace di bloccare la reazione di ossidazione innescata dagli atomi di metalli, come rame e ferro, a contatto con l’ossigeno dell’aria. (a.p.)

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