Ambiente

Il mantello terrestre potrebbe nascondere oceani d’acqua

Quanta acqua è contenuta all’interno del mantello, lo strato del nostro pianeta compreso tra il nucleo e la crosta terrestre? Secondo un gruppo di scienziati potrebbe essercene tanta quanta ne è contenuta negli oceani della Terra. Nello studio, pubblicato su Science Advances, i ricercatori spiegano che la parte superiore ed inferiore del mantello, ovvero gli strati più vicini alla crosta e al nucleo, sarebbero perlopiù privi di acqua. Questo perché queste sezioni sono composte principalmente di materiali che non sono in grado di trattenere H2O. Le cose potrebbero tuttavia cambiare nella parte più interna del mantello, compresa tra 410 e 660 chilometri sotto la superficie e composta dai minerali wadsleyite e ringwoodite, entrambi in grado di trattenere acqua.

Già in passato è stato mostrato come la viscosità della parte intermedia del mantello sia inferiore rispetto alle parte immediatamente superiori ed inferiori. Per studiare questa zona e cercare di replicarne le condizioni, i ricercatori hanno quindi costruito un mantello artificiale, utilizzando ringwoodite sintetica e un minerale chiamato bridgmanite per rappresentare la parte inferiore del mantello. Gli scienziati hanno poi stimato la viscosità delle zone ottenute, prima di aggiungere acqua nella sezione contenente ringwoodite.

Dai risultati, è emerso che aggiungere acqua riduceva la viscosità dello strato preso in considerazione, avvicinandola ai dati ottenuti da misurazioni effettuate sul vero mantello e suggerendo che questo conterrebbe, di fatto, acqua. Riproducendo l’esperimento varie volte con diverse quantità di acqua e misurandone gli effetti sulla viscosità, i ricercatori hanno anche potuto stimare quanta acqua il mantello potrebbe contenere, ottenendo un valore simile alla quantità di acqua contenuta in tutti gli oceani della Terra.

Riferimenti: Science Advances

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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