Una nuova tecnica consentirà di monitorare l’attività genetica del cervello con estrema precisione. E’ stata elaborata da un gruppo di ricercatori dell’University of California (Los Angeles), che hanno suddiviso il cervello in cubi (detti voxel) per tratteggiarne una mappa tridimensionale. Questa, spiegano i ricercatori americani, servirà a studiare alcune malattie neurologiche, come l’autismo, la schizofrenia o il Parkinson. Ogni cubo della mappa raccoglie l’attività di un gruppo di geni, che viene successivamente analizzata attraverso chip di Dna, già oggi impiegati per le diagnosi mediche. Spetta quindi a un computer il compito di riorganizzare le informazioni raccolte e spiegare come la malattia studiata ha alterato l’attività dei geni. Le normali tecniche di visualizzazione dell’attività del cervello, oggi si limitano a tracciare l’attività metabolica di poche cellule e di uno o due geni al massimo. E questo impedisce di individuare quali sono quelle coinvolte nello sviluppo di una malattia. I ricercatori, invece, hanno sperimentato questa tecnica su alcuni topi con il morbo di Parkinson e, sezionando il cervello in 40 cubi, sono riusciti a ricostruire l’attività genetica e a tracciare il metabolismo delle cellule coinvolte. Il prossimo passo, affermano, è elaborare la mappa genetica del cervello umano: “Sarà pronta entro cinque anni, composta da 8000 voxel. E sarà la più precisa mappa per lo studio della biologia del cervello”. (a.ca.)
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