Salute

Cinque cose da sapere su marijuana e fertilità

Il consumo di marijuana rappresenta un tema caldo per il panorama mondiale. La marijuana è un prodotto ottenuto dalla cannabis, le piante femminili di canapa. Contiene il principio attivo delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), che per i suoi effetti rende la pianta illegale in molti paesi del mondo. THC è una sostanza psicotropa con proprietà antidolorifiche e allo stesso tempo euforizzanti, tanto da causare effetti collaterali come ansia, paranoie e attacchi di panico. Da tempo si discute sugli effetti sulla salute, non solo a scopo terapeutico. Sara Ilitsky insieme al collega Stan Van Uum della University of Western Ontario hanno appena firmato sul Canadian Medical Association Journal (CMAJ), una lista in cui riassumono brevemente gli effetti che la marijuana ha (o meglio potrebbe avere) in un ambito ben circoscritto: quello sulla salute riproduttiva. L’uso abitudinario tra uomini e donne in età riproduttiva in alcune condizioni può avere conseguenze sulla capacità di concepire, dicono. In un podcast i ricercatori sottolineano l’importanza di indagare questi aspetti per informare non solo i pazienti, ma anche i professionisti sanitari. Ecco cosa hanno detto in tema di marijuana e fertilità.

1. Marijuana e fertilità: il THC agisce sugli organi riproduttivi

Il principio attivo della marijuana, il THC, agisce sui recettori del sistema endocannabinoide. Questi recettori sono presenti nell’ipotalamo, nell’ipofisi e negli organi riproduttivi interni, sia nelle donne che negli uomini.

2. La marijuana può influenzare gli spermatozoi

L’uso di marijuana può ridurre il numero di spermatozoi, affermano i ricercatori citando uno studio uscito nel 2015. Nella ricerca si afferma che fumare marijuana più di una volta alla settimana è stato associato ad una riduzione del 29% della conta degli spermatozoi. La motilità e la forma non risultano invece modificate. La questione marijuana ed effetti sul numero di spermatozoi sembra però più complicata: uno studio più recente mostra infatti che la conta degli spermatozoi aumenta in chi fuma cannabis, precisando però che quanto osservato non può essere messo direttamente in correlazione con la fertilità maschile.

3. La marijuana influenza l’ovulazione

La marijuana può ritardare o prevenire l’ovulazione. In un piccolo studio di qualche tempo fa, si osservava come l’ovulazione avvenisse più tardi nelle donne che avevano fumato marijuana più di 3 volte nei 3 mesi precedenti.

4. Fumare potrebbe peggiorare la situazione per coppie con problemi

Per la maggior parte delle coppie, fumare marijuana non ha influito sulla loro capacità di concepire, ma per le coppie con problemi già presenti di subfertilità o infertilità, il consumo potrebbe peggiorare la situazione.

5. Marijuana e fertilità: ne sappiamo ancora poco

A parte studi che mettono in correlazione diversi aspetti legati alla possibilità di concepire, dal punto di vista scientifico ne sappiamo ancora poco, concludono i ricercatori. Ed è bene tenerlo a mente tra le cose da sapere nel campo. Sono necessarie infatti ulteriori ricerche e una migliore qualità sugli effetti della marijuana in tema di fertilità. In particolare è necessario un lavoro più approfondito e di migliore qualità sulle implicazioni dell’uso ricreativo della marijuana sulla capacità riproduttiva. I pochi studi sono piccoli, principalmente retrospettivi e lasciano spazio a non pochi dubbi, anche in virtù dell’accuratezza con cui vengono riportati i consumi da parte dei fumatori. I risultati dunque dovrebbero essere interpretati con cautela.

Riferimenti: Cmaj

Giada Barbirato

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