Marte di ghiaccio

La coltre di ghiaccio che ricopre i poli di Marte è composta da acqua o da anidride carbonica? Shane Byrne e Andrew Ingersoll, due ricercatori del California Institute of Technology di Pasadena, hanno cercato di porre fine a un dibattito aperto da decenni. Dopo aver valutato come apparirebbe Marte per diverse combinazioni di acqua e anidride carbonica, hanno concluso che l’unica ipotesi in accordo con le osservazioni del satellite Odyssey Mars della Nasa, che nel 2001 ha orbitato attorno al Pianeta Rosso, prevede un sottile (circa 8 metri) strato di ghiaccio secco, composto da anidride carbonica, depositato su un compatto e spesso coperchio di acqua ghiacciata. Verrebbe così messo da parte un modello adottato negli anni ‘60, secondo cui l’atmosfera di Marte sarebbe governata da cicli di congelamento e scioglimento di abbondanti riserve di anidride carbonica imprigionata nel ghiaccio. Le immagini satellitari hanno evidenziato sulla superficie di Marte buche larghe circa 1 chilometro e profonde 8 metri in notevole espansione: queste fosse sono contenute nella lastra di ghiaccio volatile, cioè, di anidride carbonica, dello spessore di pochi metri, depositata, però, sulla spessa coltre di acqua ghiacciata. Al livello sottostante, infatti, il ghiaccio secco non resisterebbe alla sublimazione. (s.ca)

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