Basta mascherine all’aperto. Dove serviranno ancora

mascherine
(Foto: TinaDemianchuk via Pixabay)

Niente più obbligo di mascherine all’aperto nell’Italia tutta bianca. Come preannunciato, sulla base del parere degli esperti del Cts il ministero della Salute conferma che dal 28 giugno 2021 cade l’obbligo di coprirsi naso e bocca nei luoghi aperti, ma con alcune accortezze ed eccezioni. In caso di assembramenti, per esempio, vanno indossate lo stesso, così come rimane l’obbligo al chiuso. Ecco come comportarsi.

All’aperto: niente obbligo, ma…

Secondo la nuova ordinanza non è più necessario indossare le mascherine nei luoghi all’aperto. Tuttavia i dispositivi di protezione individuale (dpi) vanno sempre tenuti con sé e indossati in caso di assembramenti, quali mercati e fiere, o in coda per l’accesso a un servizio. Gli esperti del Cts, comunque, consigliano ai soggetti fragili (anziani, immunocompromessi, etc) e ai loro caregiver di continuare a farne uso a prescindere.

Sui mezzi pubblici: obbligo

Anche sui mezzi pubblici bisognerà continuare a indossare dpi coprendosi sia naso che bocca. Un po’ più di elasticità è concessa mentre si attende il trasporto alle fermate all’aperto: la mascherina può essere tenuta abbassata se non ci sono troppe persone e se si mantengono le distanze.

Al chiuso: obbligo

Nei luoghi chiusi (dagli uffici pubblici agli ambulatori, dai negozi ai musei, etc) sussiste ancora l’obbligo di indossare le mascherine.

Nonostante nell’ultima settimana in quasi tutta Italia i nuovi casi di infezione da coronavirus siano meno di 50 per 100mila abitanti, il ministero non ha dato segnali di un’imminente caduta dell’obbligo, nemmeno se in presenza di sole persone vaccinate. L’ipotesi sarebbe sul piatto, o almeno è quello che sembravano suggerire le dichiarazioni del sottosegretario alla Salute Sileri e del coordinatore del Cts Franco Locatelli, ma non c’è nessuna previsione sulle tempistiche. Stesso discorso per l’uso delle mascherine in classe il prossimo anno scolastico: come ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la decisione si baserà anche sul parere del Cts alla luce della situazione epidemiologica.

Purtroppo non possiamo ancora abbassare la guardia: le nuove varianti, in particolare la Delta nei suoi diversi sottotipi, potrebbero rimettere in discussione anche questi segnali di ritorno alla normalità. Pertanto è bene non archiviare le misure di sicurezza che ci hanno accompagnato dai primi mesi del 2020 e che contribuiscono a mantenere bassa la circolazione del coronavirus.

Via: Wired.it

(Foto: TinaDemianchuk via Pixabay)