“Millennium”, la scuola ecologica

Chissà cosa pensano delle ultime scelte di politica ambientale del neopresidente Bush i 530 studenti della scuola elementare “Millennium” di Kent, nello stato di Washington. George W. annuncia allegramente che gli Usa si ritirano dal protocollo di Kyoto per il controllo delle emissioni di anidride carbonica dichiarando papale papale che non c’è alcuna prova che l’anidride carbonica sia la principale responsabile dell’effetto serra. E siccome i cittadini Usa non possono certo fare a meno dei loro condizionatori, delle loro vasche jacuzzi e dei loro asciugabiancheria (come accade da un po’ di tempo in qua per via di fastidiosi blackout elettrici), le centrali Usa continueranno a bruciare idrocarburi a più non posso. Impestando l’aria loro, e anche la nostra. Gli alunni della “Millennium” invece, almeno a scuola, seguono una filosofia diversa: “Vogliamo mostrare ai nostri ragazzi i benefici della conservazione ambientale e i danni di uno sfruttamento smodato delle risorse energetiche”, dice Marilyn Godfrey, direttrice della scuola. E per farlo hanno a disposizione un edificio scolastico avveniristico, che li mette a contatto ogni giorno con le migliori tecnologie per il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente.

“Conserve today, preserve tomorrow”, ovvero “Conserva oggi per preservare il domani”: è questo il motto della scuola di Kent. La struttura scolastica è infatti stata dotata di tutte le ultime tecnologie per il risparmio dell’energia e delle risorse. Il progetto è nato nel 1998 per iniziativa del Kent School District e dello studio di architetti Cmb, e la scuola è stata aperta lo scorso autunno. Ed è un vero e proprio laboratorio di autosufficienza energetica. Per cominciare, per l’elettricità essa sfrutta una combinazione di energia solare ed eolica attraverso due sistemi: una turbina a vento con lame in fibra di carbonio e circa 17 metri quadri di pannelli solari collegati a una batteria in grado di immagazzinare fino a 5 kilowatt/ora. Un sofisticato sistema elettronico controlla il funzionamento della turbina per prevenire possibili danni dovuti a condizioni metereologiche sfavorevoli.

Il sistema di irrigazione del giardino scolastico sfrutta la raccolta di acqua piovana e i persino i bagni dei maschietti sono provvisti di urinali “waterless”, dotati di un sistema alternativo allo scarico dell’acqua. Un fluido speciale completamente biodegradabile permette di evitare lo scarico, risparmiando da 5 a 10 litri d’acqua potabile ogni volta che il bagno viene usato.

Ma il vero gioiello del progetto “Millennium” è il sistema di climatizzazione geotermica che regola la temperatura dell’edificio. Il principio è semplice: sfruttare la temperatura relitivamente costante del terreno per scaldare o raffreddare, a seconda delle esigenze, l’ambiente. Il sistema è economico e richiede una manutenzione minima, è silenzioso, affidabile e, rispetto ai sistemi tradizionali, riduce notevolmente le emissioni nell’atmosfera. Una pompa trasferisce calore dal terreno alla scuola e viceversa. Per scaldare assorbe il calore che il terreno riceve dal sole durante il giorno, mentre per raffreddare il sistema trasferisce calore al terreno che a sua volta lo dissipa durante la notte.

Ma come hanno reagito gli alunni a questo esperimento? “Gli studenti usano e vedono all’opra ogni giorno un tipo di tecnologia che è unica in tutti gli Stati Uniti”, risponde Lori Moen, specialista della conservazione delle risorse del distretto scolastico di Kent, “i ragazzi imparano così l’importanza di un consumo intelligente delle risorse non da spettatori ma da protagonisti: essi stessi si sentono parte del progetto e ne sono orgogliosi, consapevoli di come le loro scelte personali possono influenzare il nostro futuro. Ciò che imparano a scuola lo discutono poi a casa e con gli amici e tale consapevolezza si diffonde”.

Oltretutto, l’edificio scolastico diventa spunto di nuove idee per le lezioni. “Gli insegnanti possono usare la struttura scolastica come vero e proprio laboratorio”, prosegue Moen, “per esempio gli studenti possono sperimentare direttamente la conservazione dell’energia attraverso l’impanto elettrico, oppure studiare il ciclo dell’acqua attraverso il sistema di raccolta dell’acqua piovana”.

Il sistema di climatizzazione geotermica e quello di raccolta e riciclo dell’acqua piovana sono stati costruiti in modo da funzionare a pieno regime. Le altre innovazioni invece sono state limitate a certe aree della scuola, per dar modo alle autorità distrettuali di seguire il corretto funzionamento nel tempo. Questa tecnologia è infatti talmente all’avanguardia che la scuola Millennium è ancora considerata un progetto sperimentale. “Abbiamo voluto creare un precedente”, conclude Moen, “ora si tratta di seguire gli sviluppi a lungo termine studiando l’impatto ambientale dei nostri sistemi innovativi. Se l’uso dei pannelli solari e delle turbine a vento si mostrerà efficiente, presto anche le altre scuole del distretto ne saranno dotate. La speranza è che aumentando il senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente diventiamo un esempio per le nuove generazioni e per i nostri futuri governanti”. Chissà se Gorge W. Bush è passato da Kent durante la campagna elettorale.

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