Svelato il mistero dell’“Origine delle specie”

Dietro a una grande scoperta a volte si nasconde qualche mistero. Prendiamo la diatriba sulla selezione naturale, per esempio. Chi fu realmente il primo a comprende e descrivere questo meccanismo di evoluzione, Charles Darwin o il naturalista gallese Alfred Russel Wallace?

La risposta definitiva a questa domanda sembra ora arrivare dall’Università di Singapore (NUS): grazie a uno studio finanziato da un fondo privato e anonimo, lo storico John van Wyhe afferma di aver risolto la storica controversia sulla titolarità di alcune delle idee alla base della sua teoria dell’evoluzione pubblicata nel 1859 da Darwin nel suo “L’origine delle specie”.

Ecco la trama di questa storia. Alfred Russel Wallace studiò indipendentemente da Darwin la selezione naturale tra il 1854 e il 1862 spostandosi da Singapore all’Indonesia. Nel 1858 scrisse un saggio sull’evoluzione delle specie e lo inviò a Charles Darwin, chiedendogli un parere e di inoltrarlo a un noto geologo: Charles Lyell. Quel saggio pervenne a Darwin il 18 giugno di quello stesso anno.

origine delle specie darwinLa disputa nacque molti anni dopo, nel 1972, quando un ricercatore entrò in possesso di una seconda lettera sulla teoria in questione che Wallace avrebbe mandato a Henry Walter Bates nel marzo 1858, sempre dall’Indonesia. Quella missiva fu recapitata a Bates (che viveva a Londra proprio come Darwin), il 3 giugno 1858. E qui sorge il problema: in molti sostengono che le lettere a Bates e a Darwin siano state spedite contemporaneamente e che quest’ultimo abbia in realtà trattenuto segretamente il saggio per due settimane prima di inoltrarlo a Lyell, rubando le idee di Wallace per quello che sarebbe stato poi il suo “L’origine delle specie”. In effetti, risultava alquanto difficile che due lettere spedite con lo stesso corriere e con la stessa città di destinazione fossero state recapitate in tempi tanto diversi.

“Inizialmente pensavo fosse impossibile risolvere questo rompicapo, dato che molti studiosi avevano già esaminato la questione”, ha affermato Whyne. Ma le uniche prove a sostegno della presunta spedizione avvenuta a marzo erano in realtà ricostruzioni postume dello stesso Wallace. Setacciando migliaia di documenti storici, Whyle sembra invece aver ricostruito il percorso della lettera giunta a Darwin, ripercorrendo a ritroso il suo tragitto (Londra, Egitto, Sri Lanka, Singapore, Indonesia).

Ed ecco quello che potrebbe essere l’epilogo della storia, pubblicato da Whyle su Biological Journal of Linnean Society: le lettere di Wallace non sarebbero state spedite a marzo, ma più tardi. Whyle avrebbe infatti scoperto alcune interruzioni nella corrispondenza dall’Indonesia all’Inghilterra proprio in quel marzo del 1858. Se l’ipotesi è vera, Darwin potrebbe ritenersi scagionato da tutte le accuse di plagio.

Riferimento: Van Wyhe, John and Rookmaaker, Kees “A new theory to explain the receipt of Wallace’s Ternate Essay by Darwin in 1858”, The Linnean Society of London, Biological Journal of the Linnean Society, 2012, 105, 249–252.

Immagine: via Wikipedia

2 Commenti

  1. Non mi sembra che la “scoperta” di van Wyhe sia una gran scoperta. Come è evidente dai suoi taccuini di appunti, Darwin stava elaborando pian piano le sue idee sulla selezione naturale già da vari anni prima di quel fatidico 1858, per cui – come dice la versione tradizionale della storia – la lettera di Wallace certo poté prenderlo di sopresa, ma non aveva praticamente nulla di nuovo da suggerirgli al punto da tentare un “furto” di idee.
    Questa pseudo-dimostrazione di priorità riapre comunque, secondo me, un interrogativo che resta di solito implicito in ogni discorso sulla storia della scienza: in qual momento si può ritenere che una scoperta venga effettuata? quando qualcuno la effettua davvero, a casa sua o in laboratorio; o quando quel qualcuno ne scrive un resoconto? oppure quando il resoconto viene spedito a un journal (o a una fonte di difusione pubblica), o quando viene pubblicata? Dato che è ormai praticamente escluso che si possano fare “scoperte” importanti da soli e in un istante preciso, a seconda dlla risposta che si dà a quella domanda si può ottenere una diversa valutazione del merito tra vari autori.

  2. Scagionato? La diatriba non eiste. L’idea dell’evoluzione è documentata in Darwin dall’epoca del viaggio sul Beagle. Wallace giunse indipendentemente, in seguito, ad analoghe conclusioni. Due individui geniali, ma Darwin si prese il tempo di trasformare un’intuizione in un corposo sistema scientifico e filosofico.

    Brutto articolo

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