Salute

Mu, una nuova variante del coronavirus

Una in più. Si chiama mu ed è la nuova variante del coronavirus appena inserita dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nella lista delle cosiddette variant of interest (variante di interesse, Voi). Con variante di interesse si intende una forma di Sars-CoV-2 da tenere sotto controllo e monitorare, per la presenza di alcune caratteristiche che potrebbero renderla pericolosa dal punto di vista epidemiologico e clinico.

L’Oms e migliaia di ricercatori in tutto il mondo seguono costantemente l’evoluzione del virus proprio per questo: intercettare cambiamenti nelle forme circolanti che possano influenzare l’andamento della pandemia, e la risposta alle misure messe in atto per contrastarla, vaccini inclusi ovviamente. La variante mu (nota anche come B.1.621 e 21H rispettivamente secondo le nomenclature Pango e Nextstrain), ancora in buona parte da caratterizzare sotto il profilo clinico, è stata inclusa tra le varianti di interesse in quanto presenta “una costellazione di mutazioni che indicano potenziali proprietà di escape immunologico”. Ovvero: questa variante potrebbe sfuggire al sistema immunitario. Lo suggeriscono alcuni dati preliminari che mostrano una riduzione nella capacità di neutralizzazione dei sieri di persone vaccinate e convalescenti, in modo simile a quanto osservato per la variante beta, spiegano dall’Oms.


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La classificazione di una variante come Voi avviene infatti quando nel virus vengono identificate delle caratteristiche genetiche che si crede o si sa che “possano influenzare caratteristiche del virus come trasmissibilità, gravità della malattia, evasione immunologica, escape diagnostico o terapeutico”, ricordano dall’Oms. Ma non solo: perché si parli di Voi è necessario anche osservare una certa prevalenza a livello epidemiologico.

La variante mu è stata identificata per la prima volta in Colombia all’inizio dell’anno e sebbene a livello globale la prevalenza sia bassa (meno dello 0,1%), in Colombia e in Ecuador è aumentata fino a raggiugnere rispettivamente il 39% e il 13%. mu al momento è la quinta Voi identificata dall’Oms, insieme alle varianti eta, iota, kappa e lambda. La contagiosissima variante delta invece è una Voc (variant of concern), insieme alle varianti alpha, beta, gamma, forme per cui ci sono prove che i cambiamenti del virus si riflettono anche a livello di salute pubblica.

Via: Wired.it

Credits immagine: CDC on Unsplash

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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