Categorie: Società

Musica per gli acquisti

Accade spesso di sentire musica in un supermercato. Di solito è la musica che gli americani mettono anche negli ascensori e che per questo chiamano “elevator music”: rilassa, distrae e tiene compagnia. Ma che potesse anche influenzare o persino determinare i nostri acquisti nessuno lo avrebbe immaginato. E invece alcuni ricercatori del Music Research Group dell’Università di Leicester hanno condotto uno studio proprio su questo. Oggetto della ricerca, pubblicata sull’ultimo numero della rivista “Nature”, è stata la vendita di vini francesi e tedeschi in un supermercato in cui veniva trasmessa musica tedesca e francese. Risultato: l’ascolto influenza decisamente la scelta del prodotto. Perché – spiegano i ricercatori inglesi – particolari brani musicali possono richiamare alla mente ricordi, conoscenze, immagini di cui il compratore non ha forse coscienza al momento dell’acquisto, ma che tuttavia lo influenzano nella scelta. Per esempio, un brano di musica di Debussy può richiamare conoscenze che riguardano la Francia, stimolando così l’acquisto di un vino francese anziché tedesco. E viceversa.

L’insolito campo di ricerca degli studiosi di Leicester è stata la sezione “Bevande e Alcolici” di un supermercato. A parità di qualità e prezzi, sono state sistemate sugli scaffali otto bottiglie di vino, quattro tedesche e quattro francesi, ognuna affiancata dalla bandiera del paese di origine. A giorni alterni, veniva fatta ascoltare musica francese o tedesca. La vendita del vino francese è stata superiore nei giorni in cui si sentiva musica d’oltralpe e lo stesso è successo per le bottiglie tedesche quando veniva trasmessa musica teutonica. Dalle risposte a un questionario distribuito ai compratori del vino è risultato inoltre che la musica ha ricordato i rispettivi paesi, ma che solo una minima parte degli intervistati si è sentita per questo influenzata nella scelta del prodotto. Sarebbe interessante – affermano i ricercatori del Music Research Group – scoprire se veramente queste persone non fossero consapevoli dell’effetto dei brani musicali sui loro acquisti, soprattutto in relazione alle controversie attuali tra gli studiosi della percezione subliminale, Altre ricerche potrebbero far luce sugli effetti del silenzio anziché della musica, oppure sugli effetti di brani provenienti da paesi che non producono vino.

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