Categorie: Spazio

Nasa: ecco come manderemo gli esseri umani su Marte

Portare gli esseri umani su Marte, passando per la Luna. È questo l’ambizioso obiettivo della Nasa, con scadenza 2030: l’agenzia spaziale americana ne ha appena divulgato (alcuni) dettagli in un rapporto di 36 pagine, “Journey to Mars: Pioneering Next Step in Space Exploration”, reso pubblico pochi giorni fa sul portale Nasa.gov. La buona notizia è che la prima delle tre fasi, che prevede la raccolta di informazioni e l’acquisizione del know-how necessario a esplorare il pianeta rosso, è già in corso a bordo della Stazione spaziale internazionale, la navicella orbitante che ha già ospitato i nostri Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti.

“Il viaggio per Marte”, raccontano alla Nasa, “prevede tre step, ciascuno dei quali comprende sfide più difficili del precedente man mano che gli esseri umani si allontanano dalla Terra”. La prima fase, la cosiddetta Earth Reliant exploration, è focalizzata, per l’appunto, sulla ricerca portata avanti a bordo della stazione orbitante, e comprende la validazione di tecnologie in condizioni di microgravità e il monitoraggio della salute umana in condizioni di lunga permanenza nello Spazio. A questa seguirà la cosiddetta Proving Ground, in cui l’agenzia spaziale “condurrà operazioni complesse in un ambiente spaziale, prevedendo il ritorno degli astronauti in tempi dell’ordine dei giorni”. E qui si fa cenno, per l’appunto alla Luna: “Gli astronauti opereranno soprattutto nello spazio cislunare – la regione che circonda il nostro satellite – e la Nasa valuterà le tecnologie necessarie alla vita e al lavoro degli esseri umani in un ambiente così lontano dalla Terra”.

Infine, se tutto andrà bene, si passerà all’ultima fase, quella delle attività indipendenti dalla Terra, progettate in base all’esperienza acquisita sulla Stazione spaziale e nello spazio cislunare, che saranno eseguite nell’orbita di Marte, su una o più lune marziane e, poi, finalmente, sulla superficie del pianeta. Resta ancora l’incognita, naturalmente, su chi saranno i fortunati che metteranno per primi piede su Marte. Luca e Samantha ci hanno già fatto sapere di essere pronti. Speriamo che la Nasa li tenga in considerazione.

Via: Wired.it
Credits immagine: Nasa/Jsc

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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