Noccioline che risalgono a circa 780.000 anni fa. Noci, pistacchi e ghiande e vari tipi di frutta secca. E’ questa l’ultima scoperta effettuata in un sito archeologico della Valle di Hula, in Israele, da un gruppo di archeologi, coordinati da Goren-Inbar dell’Hebrew University Institute of Archaeology e pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences. Si tratta di cibi dall’alto contenuto nutrizionale che avevano un ruolo chiave nella dieta dell’uomo preistorico. I ricercatori inoltre hanno riportati alla luce diversi strumenti di pietra, incudini e martelli necessari alla rottura dei gusci. Arnesi simili a quelli utilizzati dagli scimpanzé dell’Africa occidentale e dalle odierne popolazioni tribali, tanto da far ipotizzare agli archeologi che anche la popolazione vissuta nella Valle di Hula avesse un’organizzazione sociale complessa, scandita da una divisione dei compiti: alla raccolta della frutta infatti si dedicavano donne e bambini. “La valle è stata abitata per un lungo periodo”, spiega Goren-Inbar, “e i suoi residenti dovevano conoscere bene sia il luogo che le strategie per sopravvivervi”. (a.ca.)
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