Non chiamatelo miracolo

“Non è stato un miracolo”. A sostenere lo sviluppo economico dell’Italia del dopoguerra – gli anni del boom – fu una combinazione di creatività, ricerca e capacità imprenditoriali. Racconta tutto questo “Copyright Italia. Brevetti/Marchi/Prodotti 1948_1970”, la mostra organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il 150° dell’Unità negli spazi dell’Archivio di Stato di Roma dal 15 Marzo al 3 Luglio 2011. Nelle due sale dedicate all’esposizione campeggiano i modelli in scala di alcuni gioielli nazionali dell’epoca: il treno ETR 300, il cosiddetto “Settebello”, il cui primo esemplare, messo in linea nel 1953, raggiungeva i 160 km/h; il calcolatore Elea 9003 prodotto dalla Olivetti nel 1959, all’epoca uno dei più avanzati al mondo e tra i primi a utilizzare la tecnologia a transistor; il transatlantico Leonardo da Vinci. Ma anche oggetti di uso quotidiano e solo apparentemente più modesti, come i contenitori in polipropilene isotattico, la macromolecola inventata alla Montedison da Giulio Natta nel 1954 e commercializzato come Moplen, ancora oggi tra le materie termoplastiche più utilizzate nell’industria.

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