di Sandro Iannaccone e Simone Valesini
Nelle ultime settimane, dopo un (breve) intermezzo di relativa quiete, è tornata prepotentemente all’onore delle cronache la questione relativa all’uso dell’olio di palma, dei suoi effetti sulla salute e della sua sostenibilità ambientale. A finire sotto i riflettori, stavolta, è stata la Ferrero, accusata di servirsi di olio di palma, per l’appunto, per il confezionamento della Nutella e di altri prodotti alimentari: l’azienda si è difesa assicurando che gli approvvigionamenti avvengono all’insegna della sostenibilità e che, soprattutto, l’olio viene utilizzato a “temperature assolutamente sicure”, che “non comportano alcun rischio per la salute”. Senza entrare nel merito della questione (che abbiamo raccontato qui con dovizia di particolari), va ricordato che il caso dell’olio di palma è tutt’altro che unico nel suo genere: negli ultimi decenni, infatti, diversi alimenti o modalità di preparazione sono finiti – più o meno immotivatamente, più o meno all’improvviso – nell’occhio del ciclone. Abbiamo provato a ricostruire la storia dei casi che hanno fatto più discutere.
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più