Nuovo pigmento acchiappa luce

Un nuovo pigmento in grado di convertire la luce in energia chimica necessaria alla sopravvivenza è stato trovato per la prima volta in una specie di batteri oceanici. Lo hanno rivelato i microbiologi del Monterey Bay Aquarium Research Institute (Mbari) in un articolo pubblicato su Science. Si tratta di una molecola simile alla rodopsina, sostanza già nota e di solito presente nell’apparato visivo di diversi animali, che non era mai stata rilevata prima in alcuna specie di batteri. La scoperta è arrivata durante alcuni studi che i biologi di Monterey stavano effettuando sul picoplankton (microorganismi con dimensioni tra 0,2 e 2 milionesimi di millimetro). “Abbiamo applicato i nuovi progressi dell’ingegneria genetica ai nostri studi sui batteri oceanici”, spiega Ed DeLong, responsabile della ricerca. Isolando frammenti del genoma batterico, i ricercatori del Mbari e i colleghi del Molecular Dynamics Insitute hanno così scoperto il gene che codifica questa parente stretta della rodopsina. La molecola sembra agire come una sorta di “pompa di ioni” azionata dalla luce, che consente ai batteri di generare l’energia necessaria alla loro sopravvivenza. Questa ricerca suggerisce che pigmenti simili alla rodopsina potrebbero essere più diffusi di quanto ritenuto finora. Inoltre, lo studio potrebbe avere interessanti applicazioni nel settore delle nanotecnologie per interruttori molecolari attivati dalla luce. (r.p.)

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