Nell’oasi di Petra

Narra lo scrittore greco Luciano che, mentre Alessandro Magno si trovava in Persia, si presentò a lui un mercante di Sidone, promettendo di abbreviargli la strada di ritorno verso l’Egitto (Rhetorum Praeceptor, 5). Il mercante intendeva percorrere la “via del sud” che giungeva a Petra, la capitale del regno dei Nabatei, e quindi al porto di Gaza percorrendo le piste dell’Arabia occidentale. Questa divenne la via più frequentata dai mercanti in età ellenistica, assicurando ai Nabatei il monopolio del traffico commerciale di merci pregiate e spezie tra l’Oriente e il Mediterraneo. Un monopolio che essi conservarono fino a quando l’imparatore Traiano, sconfiggendo i Parti, rese percorribile la più breve “via del nord” che passava per Palmira.

I Nabatei questi sconosciuti

A tutt’oggi, conosciamo ben poco della storia e della cultura dei Nabatei, a cominciare dalla loro origine. Purtroppo non è stato rinvenuto a Petra un archivio di documenti scritti, e i pochi documenti epigrafici uniti alle fonti indirette consentono di ricostruire una storia assai lacunosa. Inoltre, anche se le imponenti sepolture rupestri di Petra hanno ricevuto ampia attenzione da parte degli archeologi e affascinano i numerosissimi visitatori, molti degli edifici civili non sono stati neppure scavati.

E’ con questi avvertimenti che Maria Giulia Amadasi Guzzo ed Eugenia Equini Schneider iniziano nel loro Petra un entusiasmante viaggio tra le ricchezze e i misteri della capitale dei Nabatei. Epigrafista l’una e archeologa l’altra, hanno voluto offrire al lettore comune una guida per apprezzare e capire i monumenti e le seicento tombe rupestri della città, senza però abbandonare il rigore scientifico. Con un linguaggio piano e scorrevole, presentano i risultati e gli interrogativi degli studi storici e archeologici in corso, nel tentativo – perfettamente riuscito – di far nascere nel lettore il desiderio di un maggiore approfondimento. Ripercorrono la storia della città e del popolo che l’ha abitata dall’età ellenistica fino alla tarda antichità, analizzano ogni aspetto della civiltà dei Nabatei, passano in rassegna tutti i monumenti della città, le principali tombe rupestri e i documenti epigrafici a noi giunti. La bibliografia ragionata alla fine del volume costituisce un’invitante guida per ulteriori letture.

Maria Giulia Amadasi Guzzo,Eugenia Equini Schneider, Petra, Electa, Milano, 1997, pp. 204 con 300 ill. a col.

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