Salute

Occhio ai finestrini delle auto: proteggono poco dai raggi solari

(Credits: Ricardo Velasquez/Flickr CC)

Occhiali da sole e creme protettive anche quando si guida. Mentre il parabrezza delle auto, infatti, è in grado di schermare i raggi solari, i finestrini laterali non lo sono abbastanza. Lo afferma uno studio californiano pubblicato su Jama Ophthalmology, che oltre a mettere in guardia sui pericoli che possono derivare dal fatto che i finestrini non sono sufficientemente protettivi, sottolinea come i tumori della pelle e i casi di cataratta siano più frequenti sul lato sinistro del corpo, soprattutto per chi sta molto tempo alla guida.

Brian Boxer Wachler del Boxer Wachler Vision Institute di Beverly Hills e il suo team hanno testato 29 automobili di 15 aziende diverse, costruite tra il 1990 e il 2014. Secondo l’analisi del livello di protezione dai raggi solari, il loro parabrezza si è dimostrato capace di fermare il 96% circa dei raggi Uv-A, mentre i finestrini laterali si sono mostrati molto meno efficienti, con percentuali tra il 44 e il 96%, e solo quattro modelli hanno presentato un elevato livello di schermatura con oltre il 90%. Risultati questi che possono spiegare almeno in parte l’aumento del tasso di cataratta all’occhio sinistro e di tumore alla pelle del lato sinistro del viso. “Non c’è nessuna correlazione”, spiega Wachler, “con il costo dell’auto, se è di lusso o economica. Chi produce automobili deve tenere in considerazione anche l’aspetto dei vetri e incrementare la protezione nei finestrini laterali delle automobili per limitare al massimo i danni provocati dai raggi Uv-A”. Quei raggi, lo ricordiamo, che penetrano a fondo nella pelle e che costituiscono la gran parte della radione ultravioletta proveniente dal Sole e che contribuiscono così all’invecchimanto della pelle e all’accumulo dei danni nel Dna che aumentano il rischio di tumori. I raggi Uv-B contribuiscono anch’essi all’insorgenza di tumori, ma penetrano meno a fondo la pelle e sono i responsabili di scottature e abbronzatura. Generalmente questa porzione di raggi ultravioletti non penetra attraverso i vetri.

Dati simili erano già stati evidenziati da studi precedenti. Jayne Weiss della Louisiana State University, infatti, spiega che “gli effetti avversi dei raggi Uv mentre si guida sono stati già documentati. Pubblicazioni precedenti hanno, infatti, documentato una aumentata prevalenza di cataratte e tumori della pelle sul lato sinistro del corpo causati dall’esposizione asimmetrica dovuta al fatto che il guidatore è sul lato sinistro dell’automobile”.

Riferimenti: Jama Ophthalmology Doi: 10.1001/jamaophthalmol.2016.1139

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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