CI SONO malattie che tutti pensiamo associate all’avanzare dell’età, per esempio i disturbi della prostata. Ma in realtà i dati raccolti dalla Società Urologica Italiana (Siu) durante la campagna #Controllati 2017 smentiscono questa credenza: il 10% dei quarantenni ha già i primi sintomi di ipertrofia prostatica benigna (Ipb), l’aumento di volume della ghiandola che provoca problemi di diversa natura, dalle difficoltà di minzione alle disfunzioni sessuali. Sotto accusa pressione e colesterolo alti, così come trigliceridi e glicemia: basta anche solo uno di questi parametri fuori controllo per causare un aumento del 50% della probabilità di avere dei disturbi alla prostata. In particolare per gli under 50 l’ipertensione aumenta di due e volte e mezzo la probabilità di Ipb.