Olimpiadi 2012: l’asma è nemica degli atleti

C’è anche l’asma a rendere difficile la vita degli atleti impegnati alle Olimpiadi di Londra. Secondo uno studio della University of Western Australia questa patologia cronica è la più comune tra gli olimpionici: ne soffrono almeno 8 su 100. E la colpa potrebbe essere proprio dei duri e intensi allenamenti a cui questi campioni si sottopongono quotidianamente. 

Per scoprirlo, i ricercatori australiani hanno utilizzato i dati relativi all’uso da parte dei partecipanti alle ultime cinque edizioni dei Giochi Olimpici, sia estivi sia invernali, di agonisti beta-selettivi, una classe di farmaci usata per trattare l’asma. A causa del crescente uso di questo medicinale tra il 1996 e il 2000, dal 2001 gli atleti devono dichiararne e giustificarne l’impiego. 

Analizzando questi dati, come riportato sulle pagine del British Journal of Sports Medicine, gli studiosi hanno scoperto che circa l’8 per cento degli atleti soffre di questa patologia. Inoltre, a essere più colpiti sono gli atleti impegnati negli gare di resistenza, di conseguenza quelli che gareggiano durante le edizioni invernali dove vi sono più discipline di questo tipo, e quelli più grandi in termini di età. 

Quest’ultimo dato ha portato i ricercatori ha stabilire che, oltre alla bassa temperatura dell’aria inalata dagli sportivi, a contribuire all’insorgere dell’asma potrebbe essere anche il lungo tempo speso ad allenarsi. 

Tuttavia, concludono i ricercatori, questa condizione non sembra svantaggiare i campioni che ne soffrono, i quali continuano a battere i loro avversarsi senza problemi. Come ci riescano è ancora da stabilire, e per ora non ci sono prove che dimostrino un eventuale beneficio in termini di performance dovuto alla terapia. Forse è lo stesso duro allenamento che li fa ammalare a permettere loro di trionfare sui campi e sulle piste.   

via wired.it

Credit immagine a familymwr/Flickr

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