Perché Grillo vuole bloccare il Muos di Niscemi

Il Muos (Mobile User Objective System) di Niscemi (Caltanissetta), il sistema di comunicazione satellitare composto, da programma, di quattro satelliti e quattro stazioni a Terra (una appunto in Sicilia), continua a far discutere. La sua costruzione infatti, gestita dal Ministero della Difesa americano, comprometterebbe la salute dei cittadini e la sicurezza dell’ambiente circostante, secondo i rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle (qui le motivazioni che ne renderebbero illegittima la sua realizzazione) che ieri, per riportare l’attenzione sul problema hanno disertato l’Assemblea Regionale riunita per discutere del Documento di programmazione economico finanziaria (Dpef). Di fatto impedendone il varo.

La questione, spiegano dal Movimento 5 Stelle, non riguarderebbe il Dpef in sé, ma la legittimità stessa del Muos, la cui costruzione fa discuterre già da un po’. “Non abbiamo nulla contro il Dpef. Siamo usciti dall’Aula solo per focalizzare l’attenzione sul Muos di Niscemi, i cui lavori proseguono nonostante l’invito della Regione a sospendere i lavori. A noi sta a cuore solo la salute delle gente, sia di Niscemi, che rischia a causa del sistema satellitare americano, che di Pace del Mela, dove la sicurezza è messa in pericolo dall’elettrodotto di Terna”, ha fatto sapere il capogruppo del M5S Giancarlo Cancelleri.

Nelle ultime settimane le proteste locali avevano spinto il governatore Rosario Crocetta a prendere in mano il caso, evidenziando delle lacune in materia di analisi sull’impatto sulla salute e sull’ambiente nelle valutazioni compiute in passato sulla realizzazione del Muos. Di qui la richiesta della Regione alle autorità statunitensi di bloccare i lavori e di intraprendere nuovi studi sul rischio per persone e ambiente. Ma i lavori sono proseguiti lo stesso, tanto da portare l’assessore regionale al Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello ad affermare l’intenzione di rivolgersi al Tribunale di Caltagirone: “Non c’è uno studio riferito alle persone né sulle 41 antenne esistenti sul territorio dove sta sorgendo il sistema radar Muos a Niscemi. Abbiamo chiesto di sospendere i lavori, noi staremo al fianco del Comune di Niscemi per il ricorso al Tar. Sarà l’ufficio legislativo della regione a sostenere la posizione del Comune di Niscemi”.

Credits immagine, Muos di Wahiawa,Hawaii: John W. Ciccarelli Jr./Us Navy/Wikipedia

1 commento

  1. Questi ancora non hanno la più pallida idea di come si fa politica.
    MUOS e DPEF sono due cose completament diverse, e non sono ammessi diktat sulla nostra economia.

    M5S, tutti a casa, forza, da bravi!

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