Perché la scienza vale

Astrofisica, citogenetica, biofisica teorica, cardiologia ed endocrinologia. Queste le cinque discipline in cui sono specializzate le donne premiate questa mattina a Milano dal programma 2008 “L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza”, giunto alla sua sesta edizione. Le borse di studio messe a disposizione, pari a 15mila euro l’una, permetteranno alle giovani ricercatrici di continuare i loro studi presso università o istituti di ricerca.

Alessandra Corsi, 27 anni, fisica, impegnata fra l’Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica (Iasf-Inaf) di Roma e l’Università di Roma Sapienza, ha vinto con un progetto sull’emissione elettromagnetica e gravitazionale dei Gamma-Ray Bursts, intensi lampi di raggi gamma di origine cosmologica. La sua attività di ricerca, mirata a chiarire l’ancora misteriosa natura di queste sorgenti, propone l’analisi combinata del segnale elettromagnetico osservato e di quello gravitazionale che potrebbe essere rivelato dagli interferometri di seconda generazione.

Laura Ghigliotti, 32 anni, citogenetista, oggi svolge la sua attività presso la Facoltà di Scienze Biologiche ed Acquacoltura del Bodo University College (Norvegia) e grazie alla borsa di studio potrà tornare a svolgere la sua ricerca in Italia, presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Genova. Ha vinto con uno studio sulle modificazioni del genoma dei pesci antartici a livello cromosomico. La sua ricerca, focalizzata sulle risposte biologiche degli organismi ai cambiamenti ambientali, potrà fornire informazioni utili alla previsione degli effetti di nuove pressioni ambientali sugli esseri viventi, uomo incluso. Il suo progetto è un importante contributo italiano all’Anno Polare Internazionale 2007-08, in un momento particolarmente difficile per la Ricerca Polare italiana.

Giulia Morra, 34 anni, biofisica teorica, attualmente impegnata presso l’Istituto di Chimica del Riconoscimento Molecolare presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano, ha vinto con un progetto di ricerca sui nuovi approcci della terapia razionale anti-cancro. Punto di forza dei suoi studi è l’approfondimento della dinamica e dell’inibizione dell’Hsp90, proteina presente e attiva in molti tipi di cellule tumorali che, grazie al contributo di questa giovane scienziata, potrà diventare un bersaglio ideale nella terapia anti-cancro.

Cinzia Perrino, 33 anni, medico chirurgo, attualmente lavora come cardiologa presso l’Università Federico II di Napoli, ha vinto con un progetto di ricerca sugli effetti della segnalazione mediata dai ricettori beta-adrenergici sul rimodellamento cardiaco patologico. I suoi studi si sono rivelati importantissimi per la cura dello scompenso cardiaco e per l’identificazione di nuove strategie terapeutiche per questa grave e comune patologia, oggi considerata la principale causa di mortalità nell’età avanzata.

Elena Valassi, 33 anni, medico chirurgo, dottoranda di ricerca in Scienze Endocrine e Metaboliche presso l’Università Statale di Milano, Ospedale San Luca-Istituto Auxologico Italiano, oggi impegnata presso la Harvard Medical School, ha vinto con un progetto di ricerca sulla malattia di Cushing. Punto cardine dei suoi studi è la valutazione clinica dei pazienti affetti da questa grave patologia prima e dopo il trattamento, con particolare riferimento alla mortalità, al rischio di recidiva e di sequele cardiovascolari e metaboliche. Il suo impegno e le sue ricerche introducono rigorose strategie di prevenzione delle complicanze e aprono importanti scenari innovativi di approfondimento fisiopatologico. (l.g.)

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