Pipì al letto anche tra i 5 e i 14 anni. Niente vergogna, basta parlarne

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SUCCEDE, capita a tutti. Crescendo passerà. È solo un bambino timido, magari anche un po’ pigro. Storie così, o simili, sui bambini che bagnano il letto di notte, abbondano. Eppure, la pipì al letto – nei tecnicismi enuresi – non è un problema strettamente psicologico. E piuttosto che aspettare che si risolvi da sé, con il tempo e con la crescita, intervenire precocemente aiuta a risolvere il problema, e solleva il bambino dalle ripercussioni – quelle sì psicologiche – che l’enuresi si porta dietro. Ad affermarlo sono stati oggi un gruppo di esperti riuniti al Senato su iniziativa della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), in collaborazione con l’Associazione di Iniziativa Parlamentare e Legislativa per la Salute e la Prevenzione.

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