Spazio

Siamo fatti della stessa materia delle giganti rosse

I pianeti del Sistema solare si sono formati a partire da un disco di gas e polveri che orbitava attorno al Sole poco dopo la sua formazione. Questa polvere conteneva una varietà di materiale interstellare, tra cui ovviamente frammenti e particelle che si erano formati attorno ad altre stelle. Questa polvere di stelle aliene era presente tuttavia solo in una piccola percentuale, ed era distribuita in modo non equo nel disco e, di conseguenza, ciascun pianeta ne contiene una quantità diversa. Noi per esempio, qui sulla Terra, siamo particolarmente ricchi di polvere di stelle, giganti rosse a voler essere precisi. Così racconta oggi uno studio pubblicato su Nature Astronomy.

Polvere di stelle e “impronte digitali”

Gli scienziati a capo dello studio hanno spiegato come, grazie ad avanzate tecniche di misurazione, siano riusciti a determinare come mai alcuni tipi di elementi siano presenti solamente in alcune zone del Sistema solare. Per fare questo, i ricercatori hanno esaminato la presenza di diversi composti chimici ed isotopi. “Le diverse proporzioni di questi isotopi sono come un’impronta digitale,” ha spiegato Maria Schönbächler, autrice principale della ricerca: “Questa polvere possiede impronte specifiche, e poiché era distribuita in modo non equo nel disco proto planetario, ogni pianeta ed asteroide ne possiede una quantità diversa.”

Schönbächler e il suo team hanno studiato meteoriti provenienti da diverse zone del Sistema solare e che si sono originati come nuclei di asteroidi, cercando in particolare il palladio, un raro metallo di colore bianco argentato. Perché? Perché questo elemento in particolare consente di rintracciare l’origine dei corpi che lo contengono. Un’origine che viene fatta risalire alle giganti rosse: stelle in una fase avanzata della loro evoluzione, che si stanno espandendo perché hanno esaurito il carburante presente nel loro nucleo (un destino cui andrà incontro anche il nostro Sole, tra qualche miliardo di anni). Queste stelle sono le uniche in grado di produrre metalli pesanti, come il palladio, e la presenza di questi elementi indica quindi una provenienza da giganti rosse.

Figli di giganti rosse

I meteoriti studiati contenevano meno isotopi di palladio del previsto. Secondo il team, questo sarebbe perché il palladio è un elemento più volatile degli altri metalli pesanti, e, di conseguenza, meno palladio si sarebbe condensato sotto forma di polvere nel disco proto planetario. I ricercatori hanno anche ipotizzato una spiegazione per la maggior abbondanza di materiale proveniente da giganti rosse presente sulla Terra, se paragonato ad esempio a Marte o ad altri asteroidi del sistema solare. Durante la formazione dei pianeti, infatti, le temperature vicino al Sole erano estremamente elevate, ma poiché la polvere proveniente dalle giganti rosse è più difficile da distruggere, questa si sarebbe accumulata nelle aree centrali del Sistema solare. “Questo ci permette di spiegare come mai la Terra ha la maggiore quantità di polvere proveniente da giganti rosse se confrontata con gli altri corpi presenti nel Sistema solare,” ha concluso Schönbächler.

Riferimenti: Nature Astronomy

Credits immagine: theartofsounds2001 via Pixabay

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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