Preferiscono i gesti al mimo

Già a sei mesi, un neonato sa distinguere tra una pantomima e un linguaggio gestuale, e preferisce decisamente quest’ultimo. È questo il risultato di una ricerca condotta da Ursula Hildebrandt, dell’Università di Washington, che verrà presentata venerdì al convegno annuale dell’American Psychological Society. Nel corso dell’esperimento, 34 neonati (17 maschi e 17 femmine), dotati di udito perfettamente normale, sono stati messi di fronte a due monitor: uno mostrava un’attrice che raccontava delle storie usando il linguaggio gestuale standard utilizzato dai sordomuti, l’American Sign Language (Asl); sull’altro schermo, invece, l’attrice mimava la stessa storia. Per poter osservare la direzione dello sguardo dei neonati, questi venivano ripresi. Secondo Hildebrand, i bambini hanno mostrato una spiccata preferenza per la narrazione con il linguaggio gestuale rispetto ai gesti del mimo. Sembra dunque che i neonati sin dalla nascita siano attratti dai sistemi di segni organizzati. Già si conosceva la loro sensibilità per il linguaggio orale, che riescono a distinguere istintivamente da altri suoni, ma ora, questa nuova ricerca suggerisce che potrebbe esserci ‘qualcosa’ in tutti i linguaggi, verbali o gestuali, che attrae i neonati, spingendoli ad apprendere. (n.n.)

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