La capacità di imparare le lingue inizia a declinare già dopo il secondo anno di età. Lo sostiene una ricerca guidata da Mario Svirsky, ingegnere acustico dell’Indiana University School of Medicine di Indianapolis, e presentata alla conferenza di Vancouver dell’Acoustical Society of America. Lo studio è stato condotto su 96 bambini affetti da sordità profonda, a cui è stato inserito un impianto cocleare per recuperare l’udito: è un dispositivo collocato nell’orecchio in grado di convertire i suoni in impulsi elettrici che possono essere decifrati dal cervello. Tutti i bambini hanno ricevuto notevoli benefici, ma quelli a cui l’impianto è stato inserito prima dei due anni di età hanno imparato la lingua più facilmente. “Che il periodo migliore per l’apprendimento fosse nella prima infanzia era noto”, commenta Svirsky, “ma sono rimasto sorpreso di scoprire che è così presto”. La ricerca suggerisce anche che in molti casi sarebbe opportuno inserire l’impianto cocleare al più presto, ma non mancano le polemiche: l’impianto è spesso considerato come una “cura” per la sordità. “Ma molti sordi non sentono il bisogno di essere curati”, secondo Gwen Carr, della National Deaf Children’s Society di Londra, che propone di sfruttare il periodo prima dei due anni per insegnare ai bambini il linguaggio dei segni. (p.g.)