Progetto “viroma” umano

Una marcia in più nella lotta alle malattie infettive potrebbe venire dal sequenziamento del genoma dei virus pericolosi per la specie umana. La proposta, ribattezzata Human Virome Project, è stata avanzata da un gruppo di scienziati statunitensi in una rivista del Cdc (Center for Desease Control and Prevention) di Atlanta. Creando un consistente database genetico sui virus già noti, si spera di rendere più efficace la controffensiva ai nuovi ceppi come quello della Sars, del vaiolo delle scimmie o del Nilo occidentale. Il progetto prevede la raccolta periodica di campioni di sangue da ospedali e laboratori di analisi, dai quali filtrare i virus per poi sequenziarne il patrimonio genetico. Un’operazione relativamente semplice, visto il basso contenuto di informazione da elaborare rispetto a organismi ben più complessi. Ma non mancano le difficoltà: gran parte dei patogeni virali umani non usa il Dna per immagazzinare il proprio patrimonio genetico, bensì l’Rna. E il processo di trascrizione da Rna a Dna, che consente il sequenziamento, è molto complesso. Ostacoli superabili, secondo gli autori della proposta: se saranno reperiti fondi sufficienti, l’avvio del progetto dovrebbe avvenire entro un anno. (m.mo.)

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