Tra gli impegni dell’equipaggio della Mir ora c’è anche l’allevamento delle quaglie. Ben quaranta delle sessanta uova deposte nell’incubatrice delle stazione spaziale si sono schiuse ieri dando vita ad altrettanti pulcini che, però, ora rischiano di morire di fame. Il dispositivo antigravità che dovrebbe impedire al mangime di vagare per aria non funziona e i giovani pennuti hanno enormi difficoltà ad alimentarsi. Fortunatamente per loro, fra un paio di giorni dovrebbero essere trasportati sulla Terra con la navicella che riporterà a casa l’astronauta russo Ghennadi Padalka e lo slovacco Ivan Bella. Nel frattempo, i due astronauti stanno cercando in tutti i modi di nutrire i pulcini. Con una siringa tentano di depositare i chicchi di grano direttamente nei loro becchi. L’esperimento di far nascere dei pulcini a bordo della Mir – che ha per obiettivo lo studio dello sviluppo embrionale e postembrionale in assenza di gravità – è stato già tentato nel ‘97. Ma allora le quaglie dovettero rimanere nello spazio molto più a lungo e morirono tutte. (m.b.)
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