Quanta fame tra le braccia

La distanza tra due braccia distese potrebbe indicare esattamente di quanto cibo ha bisogno una persona. E’ quanto sostiene uno studio pubblicato su Nature e realizzato da un team di ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine. La notizia non è di poco conto soprattutto in vista della seconda assemblea mondiale delle Nazioni Unite, che si terrà in aprile a Madrid, sul problema degli anziani nei Paesi in via di sviluppo. Gli ultrasessantenni che non usufruiscono di risorse alimentari adeguate sono destinati ad aumentare entro il 2050 e con loro le malattie croniche relative all’età. Oggi il metodo che misura lo stato di malnutrizione di una popolazione utilizza l’indice di massa corporea, ottenuto dividendo il peso in chilogrammi per l’altezza in metri di una persona. Un parametro non è più adatto quando, con l’avanzare dell’età, la spina dorsale si curva, in modo tale che l’altezza non può essere esattamente calcolata. Suraiya Ismail, che ha coordinato lo studio, ha notato che la distanza tra le estremità delle braccia distese è uguale quasi quanto l’altezza di un individuo. Un calcolo confermato dalle misurazioni effettuate prima sulla popolazione dell’Etiopia, da tempo colpita dalla fame a causa della siccità e del conflitto con l’Eritrea, poi dell’India, del Malawi e del Ruanda. Altre unità di misura, quali la distanza tra il calcagno e il ginocchio e la circonferenza superiore del braccio, sono state prese in considerazione per determinare il livello di sottonutrizione. Il dibattito su quale sia la migliore è ancora aperto. (d.d.v.)

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