Quante professioni dietro il video

Enrico Menduni, Antonio Catolfi
Le professioni del video
Carocci, 2002
pp.124, euro 8,20

Orientarsi nel nuovo sistema delle professioni dell’immagine, rivoluzionato dal digitale e dalla convergenza multimediale, può essere molto difficile. Il volume “Le professioni del video”, edito da Carocci, fornisce degli utili consigli a tutti quei giovani che aspirano a lavorare nel mondo della televisione nell’epoca dello sviluppo del digitale. I due autori, Enrico Menduni e Antonio Catolfi, passano in rassegna i principi fondamentali della comunicazione video e le varie attività collegate al mondo multimediale, non dimenticando di fornire anche le informazioni pratiche e i consigli per inserirsi in questo settore. Oggi la conoscenza dell’informatica rappresenta uno spartiacque per chi cerca lavoro. Il forte sviluppo di Internet e dell’informatica ha creato un’esclusione digitale o digital divide, un divario incolmabile tra vecchie e nuove generazioni. Secondo i dati Censis solo il 43,5 per cento della popolazione al di sopra dei 14 anni sa utilizzare tutti i media, mentre il 40,7 per cento comunica solo quasi esclusivamente con i media tradizionali. Lo sviluppo dei settori video legati alla digitalizzazione e ai nuovi servizi porta quindi alla ribalta le nuove figure professionali, gli addetti ad Internet e coloro che lavorano nel settore dell’Information & Communication Technology (Ict) come il web master, web editor, web developer, web designer, web content. E il libro illustra bene questo scenario con dati sul numero di occupati in questi nuovi settori. Ma come nasce un prodotto audiovisivo? Il volume passa in dettaglio le varie fasi dell’ideazione, della progettazione e della distribuzione e i principali mestieri della produzione video riportandone le caratteristiche, le modalità operative e di acceso al lavoro. Sono descritte, infatti, tutte le nuove professioni che scaturiscono dalla convergenza multimediale, dalla digitalizzazione, dalla tendenza a creare contenuti multipiattaforma, pensati fin dall’inizio per essere diffusi attraverso vari media (tv gratuita e a pagamento, radio, telefonini, Internet), che passano da un mezzo all’altro grazie alla comune natura digitale. Particolare attenzione è dedicata agli effetti speciali e al montaggio digitale, in cui vi sono le possibilità creative e lavorative più consistenti. Il segreto per i giovani interessati a entrare in questo mondo, spiegano i due autori, potrebbe essere quello di pensare a una figura unica, imposta dalla convergenza dei vari mezzi di comunicazione, una specie di one man band, un professionista autonomo e completo in grado di superare tutte le barriere della vecchia organizzazione. Per stare dietro al mondo dei media che corre veloce, quindi, la parola d’ordine è learning by doing. Completano il volume un elenco di link utili sulle istituzioni e i centri presenti sul web legati al mondo dello spettacolo e un breve glossario dei termini del mestiere.

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