Quanto rischio a guidare?

    Un software in grado di stabilire la probabilità che su una data autostrada, ad una certa ora, in determinate condizioni meteorologiche, si verifichi un incidente. Lo hanno messo a punto i ricercatori del Dipartimento di Statistica della Ohio State University guidati da Christopher Holloman. Che però è andato oltre. E ha combinato il modello predittivo con Google Earth, la sezione del motore di ricerca che gestisce le mappe dell’intero Pianeta, in modo da segnalare con estrema precisione alle autorità i punti critici e le ore a rischio in un determinato week end.

    Il programma – il primo messo a punto negli Usa – si basa sulla serie storica degli incidenti avvenuti negli ultimi cinque anni sulle strade statali dell’Ohio, completa di dati relativi alle condizioni atmosferiche, allo stato del guidatore e alla velocità delle autovetture coinvolte. Il software è in grado di fornire il livello di rischio di incidente per ogni singolo tratto di strada. Al momento, dicono i ricercatori, l’utilità più immediata di questo software è nel settore  pubblico: fornire alle autorità dei trasporti uno strumento che aiuti a prendere decisioni relative ai limiti di velocità, alla segnaletica stradale, addirittura alla modifica del tracciato, per limitare al massimo il pericolo.

    Ma i ricercatori pensano anche, in un futuro prossimo, di inviare i dati relativi al rischio direttamente sui cellulari dei guidatori. Infine, i gruppo di Holloman continuerà a lavorare sul modello per includere altri tipi di dati: per esempio quelli relativi alla vicinanza della polizia stradale al luogo degli incidenti. Per capire se davvero le pattuglie hanno un potere deterrente sul comportamento dei piloti spericolati. (e.m.)

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