(Quasi) tutto Einstein in digitale

Non solo teorie scientifiche, ma anche cartoline, appunti di scuola e lettere personali (tra cui una in cui invita Marie Curie a non curarsi delle critiche alla sua vita privata): sono alcuni degli oltre 30 mila documenti lasciati da Albert Einstein ai posteri. Parte dei suoi manoscritti è ora grauitamente disponibile su The Digital Einstein Papers, un archivio digitale pubblicato dall’Università di Princeton che mira a raccogliere e organizzare le lettere, le annotazioni e i diari del grande fisico.

L’iniziativa è parte dell’Einstein Papers Project, progetto del California Institute of Technology che dal 1987 raccoglie in volumi l’enorme mole di documenti prodotta da Einstein nel corso della sua vita, archiviata alla Hebrew University di Gerusalemme. I 13 volumi pubblicati da Princeton University Press e ora disponibili online coprono un periodo che va dalla giovinezza di Einstein al 1923 (quando aveva 44 anni), per un totale di circa 7000 pagine e 2900 documenti.

Per ognuno di essi è possibile consultare sia la trascrizione in tedesco che la traduzione inglese, con dettagliati commenti dei curatori e in alcuni casi la possibilità di visionare il manoscritto digitalizzato. Ma lo sguardo sulla vita di Einstein, così come ce la racconta il protagonista, è destinato a espandersi: il progetto prevede infatti la realizzazione e la successiva diffusione online di un totale di 30 volumi. “Einstein espresse chiaramente il desiderio che non ci sarebbero dovuti essere monumenti fisici o memoriali per lui”, scrive l’editore nella prefazione al primo volume. “Crediamo che i suoi scritti siano il suo monumento e il suo memoriale”.

Credits immagine: ThomasThomas via Compfight cc

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